Classifica delle zone più Hipster di Milano

È stata stilata una classifica sulle zone più hipster di Milano. Anche la capitale della moda ha delle sfaccettature che la rendono perfettamente in linea con stili di vita più alternativi. HomeToGo ha analizzato Milano per numero di bar, brunch e aperitivi più popolari, di negozi di dischi, club, musei, negozi di tatuaggi e centri yoga. Quello che ne è uscito è una classifica delle zone più hipster di Milano, con tanto di punteggi, che arrivano ad un massimo di 70.

Classifica delle zone più Hipster di Milano

Milano è ormai una città in piena evoluzione e rivalutazione. Nel corso dell’ultimo decennio la città è in continuo movimento, concentrata a rivalutare e reinventare zone in disuso e degrado. La trasformazione tiene sempre conto della storicità del luogo, contaminandola con tocchi alternativi e anticonformisti.

Classifica

Per stilare la classifica si è partito dalle decine di quartieri ufficiali, accorpandone successivamente alcuni per comodità e vicinanza. Per ciascun quartiere analizzato sono stati analizzati 7 fattori, ovvero numero di bar, brunch e aperitivi, negozi di dischi, club, musei, negozi di tatuaggi e centri yoga, con una valutazione superiore a 4,5. È stato poi assegnato ad ogni zona un numero per ciascuna categoria considerata. Attraverso un’ulteriore rielaborazione dei dati hanno infine messo a punto questa lista di 13 zone, considerate le più hipster della città meneghina.

1. Porta Venezia 69,25
2. Porta Ticinese 59,07
3. Isola – Garibaldi – Sarpi 53,51
4. Porta Genova 51,02
5. NoLo 48,80
6. Porta Romana 48,71
7. Lambrate – Città Studi 48,63
8. Porta Nuova 47,60
9. Centrale 44,79
10. Porta Volta 42,89
11. Porta Lodovica 40,68
12. Ortica 40,09
13. Giambellino 35,00

Considerazioni

La zona più hipster di Milano è la zona più LGBT-friendly della città, ovvero Porta Venezia, sottolineata dalla bandiera arcobaleno nella metro, con un punteggio di 6 criteri su 7. “Porta Ticinese, seconda nella classifica generale” dicono da HomeToGo “Sul gradino più basso del podio c’è Isola, che da area periferica è sbocciata in tutto e per tutto, confermandosi un punto di riferimento assoluto: nella nostra graduatoria ottiene ottimi punteggi non solo per brunch e aperitivi, ma anche per il numero e la qualità dei suoi centri yoga. Porta Genova si piazza al quarto posto mentre, a pochissimi punti di distanza e in quinta posizione troviamo NoLo: sulla scia di Isola anche questa zona, un tempo periferia, è sempre più attrattiva in particolar modo giovani e giovanissimi.”
Per quando riguarda il cibo, altro fiore all’occhiello della nostra città, il sito ci comunica che “Mangiare fuori nella Milano che interpreta lo spirito del tempo, significa essenzialmente tre cose: cucina regionale italiana e cucina etnica, cui si aggiunge quella vegana e vegetariana. La cucina regionale è ben rappresentata da pizzerie o ristoranti in origine nati in altre città del Paese ma che hanno aperto nuovi locali all’ombra della Madunina, ma anche da trattorie con ottimo rapporto qualità-prezzo. Circa la cucina etnica, conseguenza dell’accoglienza riservata da decenni a generazioni provenienti da ogni angolo di mondo, non c’è che l’imbarazzo della scelta”
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Scrivo di eventi su Milano, bevo caffè freddi e pratico il multitasking estremo tra figli vivaci e idee in fermento.

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