Si riapre il dibattito sulla riqualificazione dell’area di piazza Forze Armate a Milano. Si era inizialmente parlato di trasformare l’area in spazio pubblico. L’idea era quella di creare parchi e centri culturali e associativi per la popolazione. Ma riceve sempre più consensi da parte del sindaco l’idea di costruire la nuova sede dell’Inter. Questa nuova proposta ha sollevato le proteste sia degli ambientalisti che della popolazione della zona, nonché di alcune fazioni politiche.
La proposta di “verde pubblico”
L’area ha un estensione di ben 42 ettari. A maggio era stato presentato un primo progetto. Il progetto, curato dall’architetto Leopoldo Freyrie, prevedeva la creazione di un parco di ben 27 ettari, più grande dell’area occupata dai Giardini Montanelli nel centro di Milano. Sempre secondo il progetto dell’architetto, il parco doveva inoltre essere accerchiato da eco-edifici. Questi edifici avrebbero dovuto coprire un’area di 270 mila metri quadrati con quattro mila eco-alloggi.
La nuova sede dell’Inter
Ma il club sportivo dell’Inter, del cinese Zhang Jindong, sarebbe pronto a spendere parecchi soldi per acquistare ben 30 dei 42 ettari dell’area. L’idea, ribadita dall’amministrazione delegato del club sportivo, è quella di riunire le tre parti della società. La società oggi si trova dislocata tra Appiano Gentile, sede degli allenamenti della prima squadra, quella di Interello, in zona Niguarda, dove si allenano le giovanili, e la sede ufficiale della squadra che occupa degli uffici in affitto in Duomo. Il progetto dell’Inter prevede una serie di campi, dove si alleneranno le squadre, e anche un centro medico specializzato e diversi edifici commerciali legati al club.
Le conclusioni
Insomma, scompare l’idea di verde dedicato alla popolazione e prende sempre più piede quella di un “verde privato”. La costruzione della nuova sede dell’Inter porterebbe tanti giovani in un’area prevalentemente abitata da anziani. Inoltre lo spazio sarebbe in parte aperto al pubblico. Il progetto prevede che una parte dell’aerea venga infatti adibita a parco pubblico, ma per soli cinque ettari a fronte dei 27 proposti dall’architetto Freyrie.
La protesta
Il possibile assenso da parte di Invimit, la società del Ministero del Tesoro che si sta occupando della valorizzazione dell’aerea di Piazza d’Armi su incarico del Demanio, ha fatto insorgere diverse associazioni. Il Comitato cittadino per Piazza d’Armi e l’associazione parco Piazza d’Armi Le Giardiniere hanno manifestato il loro disaccordo con il progetto. Le associazioni vorrebbero che il territorio fosse riconosciuto come vero ecosistema e per questo salvaguardato, valorizzato e e sopratutto rispettato come tale.
Ancora nessun verdetto
Nel frattempo il club sportivo dell’Inter è già pronto a spendere 100 milioni di euro per l’acquisto di 30 dei 47 ettari di territorio. Il presidente Jindong si è inoltre reso disponibile a pagare i lavori di bonifica della zona in moda da accelerare i tempi e poter cominciare subito i lavori. Invimit ancora non ha preso una decisione e gli incontri mirati al raggiungimento di un compromesso sono sempre più frequenti.