Intanto il Comune, assolutamente favorevole alla ciclovia  VenTo, ha dato il nulla osta per la sua realizzazione. La ciclovia si spera ottenga un finanziamento dalla Regione Lombardia pari al 50 per cento del costo totale della tratta. “Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”, si spiega nella nota diramata ieri da Palazzo Marino “aveva stanziato per la Regione circa 2 milioni di euro, finalizzati a progettare e realizzare interventi per il miglioramento della sicurezza stradale di ciclisti e pedoni, anche attraverso il completamento o l’ampliamento di percorsi ciclabili. Le risorse ministeriali sono contributi erogabili al massimo per il 50 per cento del costo complessivo dell’intervento, che quindi deve essere cofinanziato dagli enti stessi”.

A giugno le Regioni, le Province ed i Comuni che sono coinvolti nei progetti dedicati alle due ruote, hanno deciso di “convogliare il cofinanziamento sulla realizzazione delle ciclovie nazionali VenTo e Sole (Brennero-Sicilia) e sulle relative connessioni.” I tecnici del Comune sono già al lavoro per elaborare il progetto iniziale, che dovrà essere approvato dalla Giunta Sala e poi inviato a Palazzo Lombardia entro il 30 settembre.

Una ciclovia da Venezia a Torino che passerà dalla Darsena Milano Life

“In questo progetto” , dichiara Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità e all’Ambiente, “è stato coinvolto anche il Municipio 6. La ciclovia va nella direzione indicata dal nostro Piano urbano per la mobilità sostenibile: una rete di percorsi ciclabili interconnessi fra loro e alla più ampia rete infrastrutturale di Milano. Anzi, con VenTo la rete si allarga a due grandi città del nord, quali Venezia e Torino».

Riassumendo, oggi VenTo è solo un progetto di ciclovia sulla carta e non una pista ciclabile pronta per essere utilizzata. Ecco infatti la situazione in cui versano alcuni tratti del percorso totale come spiegato dettagliatamente nel progetto:

  • Tratti esistenti e già pedalabili in sicurezza, il 15 % ovvero 102km
  • Tratti pedalabili solo agendo sulle regole d’uso, il 42%, ovvero 284km
  • Tratti che necessitano di interventi più o meno complessi, il 43%, ovvero 293km

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