Una ciclovia da Venezia a Torino che passerà in Darsena, questo è il nuovo progetto di cui si sta discutendo tanto in queste ultime ore. Il nome del progetto è l’originale “VenTo”. VenTo è l’acronimo delle due città che saranno unite dalla ciclovia e cioè Venezia e Torino. E Milano allora, quale sarà il suo ruolo? Milano sarà parte del progetto che la ciclovia passerà sopra la città e perché Palazzo Marino ha già dato il suo ok per il tracciato presentato tempo fa.
VenTo è una ciclovia, una pista ciclabile di 679 chilometri che costeggerà il Po per gran parte della sua lunghezza. Il percorso della ciclovia VenTo è stato studiato dal Politecnico di Milano: la ciclovia partirà da Venezia, arriverà fino a Chioggia,passerà per Ferrara, risalirà a Cremona, attraverserà Piacenza e Pavia. Da Pavia arriverà a Milano, fino a terminare il suo percorso su Torino.
I tratti di ciclovia già percorribili in bicicletta sono di 102 chilometri, solo il 15 per cento del tracciato totale di VenTo. I tratti che invece si potrebbero percorrere semplicemente cambiando alcune regole sono altri 284 chilometri, pari al 42 per cento del progetti. Il rimanente tratto da realizzare completamente riguarda 293 chilometri, praticamente quasi la metà del chilometraggio totale di VenTo.
Il costo degli interventi è di 80 milioni di euro. Il tratto milanese di VenTo interessato è quello che costeggia totalmente il Naviglio Pavese, inizia dal confine comunale con Assago, esattamente in via Gattinara e arriva fino alla Darsena. Il tratto dalla Darsena a via Darwin è oggi area pedonale ed è già stato ristrutturato. “Il tratto da realizzare è compreso tra via Darwin e via Gattinara, lungo complessivamente 5.860 metri, compresi i tratti di percorsi ciclabili necessari per le connessioni con le ciclabili che il tracciato incontra. L’intenzione del Comune è quello di partire con il lotto che va da via Darwin a via Rimini, 718 metri di percorso, il più complicato, che prevede anche una parziale sistemazione dell’intersezione tra Darwin e l’Alzaia Naviglio Pavese per realizzare l’accesso al percorso promiscuo pedonale e ciclabile, che si svilupperà lungo le rampe e il sottopassaggio di viale Tibaldi già esistenti. L’intervento prevede la ristrutturazione stradale con l’allargamento dell’alzaia per realizzare il percorso ciclabile in sicurezza e garantendo l’accesso delle auto ai civici esistenti la razionalizzazione della sosta, il consolidamento delle sponde, la realizzazione dei parapetti, il recupero del sottopassaggio, lo spostamento della linea e cabina gas dove necessario, la segnaletica orizzontale e verticale, e anche una nuova pavimentazione, un nuovo parapetto lungo il percorso, e una nuova illuminazione.” Spiega con una nota Palazzo Marino.
Intanto il Comune, assolutamente favorevole alla ciclovia VenTo, ha dato il nulla osta per la sua realizzazione. La ciclovia si spera ottenga un finanziamento dalla Regione Lombardia pari al 50 per cento del costo totale della tratta. “Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”, si spiega nella nota diramata ieri da Palazzo Marino “aveva stanziato per la Regione circa 2 milioni di euro, finalizzati a progettare e realizzare interventi per il miglioramento della sicurezza stradale di ciclisti e pedoni, anche attraverso il completamento o l’ampliamento di percorsi ciclabili. Le risorse ministeriali sono contributi erogabili al massimo per il 50 per cento del costo complessivo dell’intervento, che quindi deve essere cofinanziato dagli enti stessi”.
A giugno le Regioni, le Province ed i Comuni che sono coinvolti nei progetti dedicati alle due ruote, hanno deciso di “convogliare il cofinanziamento sulla realizzazione delle ciclovie nazionali VenTo e Sole (Brennero-Sicilia) e sulle relative connessioni.” I tecnici del Comune sono già al lavoro per elaborare il progetto iniziale, che dovrà essere approvato dalla Giunta Sala e poi inviato a Palazzo Lombardia entro il 30 settembre.
“In questo progetto” , dichiara Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità e all’Ambiente, “è stato coinvolto anche il Municipio 6. La ciclovia va nella direzione indicata dal nostro Piano urbano per la mobilità sostenibile: una rete di percorsi ciclabili interconnessi fra loro e alla più ampia rete infrastrutturale di Milano. Anzi, con VenTo la rete si allarga a due grandi città del nord, quali Venezia e Torino».
Riassumendo, oggi VenTo è solo un progetto di ciclovia sulla carta e non una pista ciclabile pronta per essere utilizzata. Ecco infatti la situazione in cui versano alcuni tratti del percorso totale come spiegato dettagliatamente nel progetto:
- Tratti esistenti e già pedalabili in sicurezza, il 15 % ovvero 102km
- Tratti pedalabili solo agendo sulle regole d’uso, il 42%, ovvero 284km
- Tratti che necessitano di interventi più o meno complessi, il 43%, ovvero 293km
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