Il Teatro alla Scala resterà aperto tutto l’anno per rappresentare la città di Milano e l’Italia durante l’Expo dal 1° maggio al 31 ottobre 2015.
Per l’inaugurazione di Expo 2015, il maestro Riccardo Chailly dirigerà la “Turandot” di Giacomo Puccini.
Turandot è un’opera lirica la cui storia assomiglia ad una favola.
A Pechino, in un tempo fatato, vive una donna bellissima ma dal cuore di ghiaccio: è la principessa Turandot.
Molti sono i principi che ambiscono a sposarla, ma Turandot sottopone tutti i pretendenti a una prova: solo chi risolverà tre enigmi molto difficili potrà coronare il sogno di averla in moglie.
Coloro che tentano di svelare gli enigmi ma falliscono vengono condannati a morte.
Un giorno giunge a Pechino il principe Calaf, figlio del re dei tartari.
Girando per le strade della città imperiale, Calaf incontra suo padre Timur, giunto lì dopo un lungo esilio, accompagnato dalla fedele schiava Liù.
I tre si muovono sotto mentite spoglie per non correre rischi ma Calaf vede Turandot e ne rimane affascinato e decide di cimentarsi nella prova degli indovinelli.
Il padre, Liù e i dignitari imperiali tentano invano di dissuaderlo: il principe è irremovibile e alla fine riesce a sciogliere tutti e tre gli enigmi.
Calaf potrebbe quindi sposare Turandot ma lui non vuole averla contro la sua volontà e quindi le propone una via d’uscita: se prima che giunga l’alba lei riuscirà a scoprire il suo nome, sarà libera di non sposarlo e potrà condannarlo a morte.
Turandot fa mettere in soqquadro tutta la città, mandando i suoi uomini a bussare ad ogni porta per riuscire a scoprire il nome del suo futuro sposo: Timur e Liù vengono trovati e condotti a palazzo.
Dinnanzi a Turandot, Liù canta il suo segreto amore per Calaf e poi, nel timore di rivelarne il nome sotto tortura, si uccide pugnalandosi.
Calaf allora affronta Turandot e poi la bacia e con questo bacio riesce a sciogliere il ghiaccio nel cuore della principessa.
Frattanto è ormai giunta l’alba senza che Turandot sia riuscita a scoprire il nome del principe; questi però decide di rivelarle il suo nome, mettendo così la sua vita nelle mani della principessa di ghiaccio.
Turandot, davanti all’imperatore, a Timur e a tutti i sudditi del suo regno, dichiara apertamente che il nome del principe straniero è “Amore” e lo abbraccia, risparmiandogli la vita e iniziando una nuova e felice esistenza insieme al suo sposo.