Tassista stupra e rapina una prostituta, arrestato

Un tassista, identificato come Giuseppe Viscatale De Losa di 45 anni, residente nel Pavese, è stato arrestato all’alba di domenica 20 maggio con l’accusa di violenza sessuale e rapina. L’uomo, abitante a Cura Carpignano, è stato prelevato dalla sua abitazione, dove vive con la famiglia, per esser interrogato. Al centro dell’inchiesta i fatti avvenuti nella notte tra mercoledì e giovedì 19 aprile, in via Salmoiraghi a Milano. La vittima è una prostituta romena di 20 anni che lavora in zona. L’aggressore, con licenza di tassista nella città, avrebbe quindi abbordato la giovane. Non propenso ad assecondare le richiesta della ragazza l’avrebbe quindi aggredita. Alla fine dello stupro, l’avrebbe anche rapinata e gettata dall’auto in corsa.

La violenza

Nella notte tra mercoledi e giovedi 19 aprile, un’auto si ferma a caricare una prostituta. La vettura in questione è un taxi, facimente riconoscibile. Dopo essersi accordati sul prezzo per la prestazione, la giovane romena sale in auto. Arrivati in un luogo appartato, la ragazza sottolinea come non terrà fede all’accordo se non ci sarà l’uso del preservativo. L’uomo va su tutte le furie. Ne segue la violenza. Tanto assurda quanto brutale. Non contento, alla fine, le svuota la borsa, rubandole 100 euro, e la scaraventa giù dall’auto in corsa. Subito soccorsa da una collega sulla strada,  la giovane, ancora in stato di shock, fa chiamare una volante.

Le prime ricostruzioni

Giunti sul posto le pattuglie si concentrano sulla ragazza che però rifiuta il ricovero in ospedale. I militari l’hanno quindi scortata in caserma dove ha raccontato i particolari dell’aggressione, sporgendo denuncia contro ignoti. Sono quindi partite le prime ricostruzioni dei fatti.Le forze dell’ordine hanno quindi accentrano le indagini nelle zone limitrofe alla Montagnetta e allo stadio Meazza. Ma le ricerche sono state vane. Alcune ragazze sono state poi interrogate nella notte e nella giornata successiva. Una di loro ha infatti dato un’ulteriore spinta all’indagine affermando di conoscere il taxi, che da diverso tempo girava in zona.

Le indagini

Sulla base della testimonianza della prostituta gli agenti sono riusciti a fare una svolta sostanziale nelle indagini. La ragazza avrebbe riconosciuto il taxi in zona segnandosi, seppur parzalmente parzialmente la targa Dopo attente verifiche effettuate sulla targa del taxi, sono infine risaliti al nome del presunto violentatore. Hanno quindi mostrato alla vittima una foto del tassista pavese. Il primo riconoscimento, anche se in via del tutto non uffiale, ha permesso agli investigatori di raccogliere ulteriori indizzi. Concentrandosi su questa pista sono emersi ulteriori sviluppi. Sembra infatti che nella zona di Q8 e di San Siro ci siano state altre rapine simili ai danni di prostitute.

L’arresto

Nella notte tra sabato e domenica 20 maggio la squadra mobile si è presentata a Cura Carpignano, nel Pavese, dove l’uomo risiede con la famiglia. Al tassista è stata notificata quindi  un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo è quindi stato condotto in carcere ed interrogato. Le accuse sono di violenza sessuale e rapina. Si sospetta che non sia nuovo a questo tipo di violenze. Le indagini procedono cercando di capire se sia sempre lui ad aver commesso aggressioni analoghe nella zona.

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