Le nuove aperture in giro per la città
A settembre la mega cerimonia d’inaugurazione della Reserve Roastery di piazza Cordusio, un vero e proprio tempio dedicato al caffè. Un mega store di 2300 metri quadrati che ospita al suo interno un centro di torrefazione del caffè. Il secondo negozio, aperto ufficialmente da questa mattina è invece il classico format a cui siamo abituati. In corso Garibaldi potremmo ritrovare il Frappuccino, il grande assente del primo store inaugurato in città. E non solo. Ci sarà anche il classico bicchiere con la sirena, speriamo questa volta che il nome venga scritto correttamente.
Se il 20 novembre è stato inaugurato lo store di 200 metri quadri in corso Garibaldi, è già arrivato il momento di una nuova apertura. Sabato 24 novembre aprirà il negozio di via Durini a San Babila. E la conquista non finisce qui. Il 29 novembre, al Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa, sarà inaugurato il nuovo store. Fino ad ora quindi 4 store, di cui una Roastery Reserve e tre negozi tradizionali, per un totale di 400 posti di lavoro.
Starbucks e i 25 negozi
«Abbiamo sottoposto la squadra di 28 ragazzi che lavoreranno nel negozio di corso Garibaldi allo ‘stress test’: abbiamo invitato a entrare una cinquantina di passanti a sorpresa e offerto loro un caffè, gratis. I giovani hanno reagito benissimo alla tensione», ha detto Roberto Masi, nuovo amministratore delegato di Starbucks Coffee company. In passato è stato parte del team che ha portato l’insegna Carrefour in Italia negli anni 90. Per un decennio ha guidato il gruppo McDonald’s e l’ascesa dei McCafé. Ora una nuova sfida lo attende.
I Percassi stanno individuano i negozi migliori dove installare i nuovi store in città. Ma a cosa sta puntando esattamente il colosso americano? I numeri sono riservati ma, dice Masi, «per essere efficiente (cioè redditizia) una città come Milano deve avere 20-25 negozi. Ma dipenderà da quanto il nostro caffè farà breccia».
La conquista italiana non si limita a Milano
La conquista italiana non si limita però alla città di Milano. Il progetto ideato prevede aperture anche a Roma, ovviamente nella zona del Vaticano, Firenze, Bologna, Verona, Venezia e Torino.
«Apriremo 12-15 negozi l’anno — aggiunge il manager — Piacere agli stranieri è facile ora ci misuriamo con i gusti degli italiani». Nella gastronomia verranno inseriti molti prodotti tipici italiani. Percassi ha quindi cercato l’eccellenza e ha trovato a Clusone un laboratorio artigianale che fa al caso. L’Atelier della famiglia Maringoni, con il supporto di Starbucks, ha costruito un centro di produzione. «Replichiamo il modello dell’accordo con Princi per le Roastery», ha spiegato Masi.