Smart Working nella Pubblica Amministrazione: i cambiamenti del 2025
Proroga e Accesso allo Smart Working
Nel nuovo contesto normativo del 2025, il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione si estende a diverse categorie di dipendenti, includendo:
- lavoratori fragili
- genitori di minori
- caregivers
- neo assunti
- lavoratori in prossimità della pensione
Questi dipendenti possono inoltrare richiesta per lavorare da remoto, previo assenso del dirigente responsabile del loro ufficio.
Cosa cambia nel 2025
Aspetto | Prima del 2025 | Dal 2025 |
---|---|---|
Flessibilità nell’uso dello smart working | Limitata, con preferenza per la presenza in ufficio | Maggiore flessibilità per situazioni personali e familiari |
Accesso per neo assunti | Limitato | Accesso garantito nei primi 3 anni di impiego |
Chiusura per lavoratori over 60 | Non prevista | Accesso facilitato tramite “Age management” |
Chi può richiedere lo smart working
La richiesta di smart working è aperta a tutti i dipendenti pubblici, che devono fornire motivazioni valide. In particolare, il CCNL Funzioni Centrali 2022-2024 stabilisce che possono richiedere l’accesso:
- dipendenti con gravi situazioni di salute
- lavoratori con necessità familiari urgenti
- dipendenti senza esigenze particolari, che possono comunque presentare domanda
È importante notare che il dirigente ha l’ultima parola sull’approvazione delle richieste e deve rispettare una priorità di accesso, favorendo:
- dipendenti con figli fino a 14 anni
- dipendenti con figli disabili, senza limiti di età
Procedura per la richiesta
Per richiedere lo smart working, il dipendente deve:
- Presentare una domanda formale al dirigente del proprio ufficio.
- Compilare un modulo, che deve essere firmato anche dal datore di lavoro e da un rappresentante sindacale.
- Sottoscrivere un accordo individuale che dettagli le modalità di attuazione del lavoro agile.
Ogni ente può avere modelli specifici, così è consigliabile consultare l’ufficio personale per ottenere il corretto modulo da compilare.
Quando può essere rifiutata la richiesta di smart working
Il dirigente può rifiutare una richiesta di smart working in alcune circostanze, quali:
- necessità di presenza per esigenze operative
- compromissione della sicurezza o riservatezza dei dati
- mancanza di attrezzature adeguate per il lavoro da remoto
- impatto negativo sulle prestazioni lavorative
Quantità di giorni di smart working consentiti
Le regole del 2025 prevedono che il numero di giorni di lavoro agile possa variare, ma generalmente i dipendenti possono contare su:
- Fino a due giorni di smart working a settimana.
- Possibilità di concordare più giorni attraverso specifici accordi individuali.
Domande Frequenti (FAQ)
1. Quali sono i requisiti per accedere allo smart working?
È necessario avere motivazioni valide, come situazioni di salute, necessità familiari o essere un neo assunto.
2. Come posso fare domanda di smart working?
Compila un modulo di richiesta e presentalo al tuo dirigente, assicurandoti di seguire le linee guida specifiche del tuo ente.
3. Posso lavorare da casa anche in caso di situazioni familiari urgenti?
Sì, le richieste di smart working legate a bisogni familiari sono prese in considerazione, soprattutto per genitori e caregiver.
4. Cosa fare se la mia richiesta viene rifiutata?
Verifica il motivo del rifiuto e, se necessario, chiedi chiarimenti al tuo dirigente. Potresti presentare una nuova richiesta in un secondo momento.
5. Dove posso trovare ulteriori informazioni?
È possibile consultare il sito ufficiale governo.it per restare aggiornati sulle normative e le procedure in atto.
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