I suoni a cui questa città ci ha abituati sono frenetici, compulsavi, spesso fastidiosi. Le ruote di un tram in frenata, un colpo di clacson, le urla di due autisti che litigano; una persona al telefono seduta accanto in metropolitana, un martello pneumatico, eredità di Expo.
Ma quando cala la sera i suoni si fanno più ovattati: il rumore dei tacchi sul sagrato di fronte al Duomo quando è ormai buio, ci avvisano che una giornata è terminata e una notte può avere inizio.
La milano degli anni ’80 si libera dei rumori della metropoli in pieno boom economico, facendo posto alla musica, al rock. Spettatori forse inconsapevoli di questa trasformazione, 4 fotografi: Massimo Barbaglia, Gigliola Di Piazza, Bruno Marzi e Angelo Redaelli, hanno ascoltato i suoni di una Milano che rinasceva e li hanno impressi su cellulosa. Così negli anni ’90, fino ad arrivare al futuro, gli anni 2000.
Le immagini raccolte negli anni hanno aspettato pazientemente che giungesse il loro momento e oggi finalmente arrivano fino a noi. Grazie a Rock City, la mostra curata da Luigi pedrazzi coprodotta da Arteutopia e Clarart, potremo rivivere i suoni e i volti che hanno raccontato quegli anni: BB King, Frank Zappa, Fabrizio de Andrè, Joan Baez, Annie Lennox, Michel Petrucciani, Miles Davis, Liza Minnelli, Sinead O’Connor, gli Aerosmith. Vent’anni di musica, vent’anni di storia. Alla Hernandez Art Gallery.