Ristrutturazione piscina Scarioni: Go Fit torna con una nuova proposta

La piscina Scarioni di via Valfurva, a Milano, è chiusa dal giugno 2019 e la sua riapertura è al centro di un acceso dibattito. Dopo una prima proposta respinta, la società spagnola Go Fit intende ripresentare un’offerta di partenariato pubblico-privato per salvare la struttura, con l’appoggio del Comune di Milano. Scopriamo i dettagli di questa vicenda.

Il nuovo tentativo di Go Fit

La prima proposta

Go Fit aveva inizialmente presentato un progetto per ristrutturare la piscina Scarioni, investendo quasi 16 milioni di euro. La proposta includeva la costruzione di strutture per piscine al coperto, un’area fitness e benessere, e un parcheggio multipiano con oltre 200 posti auto. Tuttavia, la proposta non aveva ottenuto il punteggio minimo richiesto nel bando di gara, risultando insufficiente in diversi capitoli.

La seconda chance

Nonostante la bocciatura iniziale, Go Fit è determinata a riprovarci. L’assessora allo sport Martina Riva ha confermato che la società è già al lavoro con il Comune di Milano per migliorare la proposta e presentare una nuova offerta. “La strada più giusta è il partenariato”, ha dichiarato l’assessora, sottolineando l’importanza di risolvere le carenze del progetto iniziale.

Dettagli del progetto

Investimenti previsti

La nuova proposta di Go Fit prevede ancora un investimento significativo, con 9,7 milioni di euro destinati alla realizzazione di strutture per le piscine al coperto, l’area fitness e benessere, e il parcheggio multipiano. Altri 1,1 milioni di euro saranno dedicati alla ristrutturazione delle vasche scoperte, del verde e degli impianti.

Criticità riscontrate

La commissione di gara aveva rilevato diverse insufficienze nella proposta originale di Go Fit. I punteggi più bassi erano stati assegnati per la sicurezza del cantiere, la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e l’uso di materiali rinnovabili. Ad esempio, per la mobilità sostenibile, la proposta si limitava a pochi stalli per le biciclette e tre colonnine di ricarica, mentre il bando richiedeva che almeno il 20% della superficie del parcheggio fosse destinato alla mobilità sostenibile.

L’opposizione e il dibattito pubblico

Preoccupazioni dei residenti

Alcuni residenti della zona avevano espresso preoccupazioni riguardo alle nuove tariffe proposte da Go Fit, considerate troppo elevate rispetto a quelle attuali. Questo ha alimentato il dibattito sulla possibilità di ristrutturare la piscina a spese del Comune o di Milanosport, invece di affidarsi a un partenariato pubblico-privato.

La posizione dell’assessora Riva

L’assessora Riva ha respinto l’idea di una ristrutturazione pubblica, ribadendo che la soluzione migliore è il partenariato con Go Fit. “Non dobbiamo spaventarci per le tempistiche e non è detto che il Comune sia meglio di Go Fit o di altri”, ha affermato in commissione. Ha anche sottolineato l’importanza di mantenere una gestione equilibrata tra impianti pubblici e privati.

Prossimi passi

Rielaborazione della proposta

Go Fit sta rielaborando la sua proposta per rispondere alle critiche sollevate dalla commissione di gara. L’obiettivo è migliorare la sicurezza del cantiere, incrementare le soluzioni per la mobilità sostenibile, implementare interventi di efficienza energetica e aumentare l’uso di materiali rinnovabili.

Supporto del Comune

Il Comune di Milano sostiene questo processo di rielaborazione, con l’intenzione di trovare una soluzione che possa garantire la riapertura della piscina Scarioni nel minor tempo possibile e con i migliori standard qualitativi.

La vicenda della piscina Scarioni continua a evolversi, con la società Go Fit pronta a presentare una nuova proposta di partenariato pubblico-privato, supportata dal Comune di Milano. Questo progetto rappresenta una sfida importante per la città, che mira a conciliare le esigenze di bilancio con quelle dei cittadini, promuovendo soluzioni innovative e sostenibili per la gestione degli impianti sportivi.

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