Rincaro biglietti: la riforma slitta a luglio

Rincaro biglietti, la riforma slitta a luglio. Sembrava ormai prossima la riforma delle tariffe del trasporto pubblico, con il conseguente rincaro del biglietto Atm. E invece, a sorpresa, la riforma slitta di qualche mese in avanti. L’ennesimo rinvio è certificato negli atti assunti dal Consiglio d’amministrazione dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Milano, Monza, Lodi e Pavia. La proposta di riforma tariffaria è stata formalmente accettata ma sono state comunque alcune modifiche, definite soltanto negli ultimi giorni,. Le novità mirano a rendere più convenienti i titoli integrati, su alcune tratte interurbane, che con la nuova riforma tariffaria, risultavano invece penalizzate. È ora compito del direttore dell’Agenzia, Luca Tosi, verificare con le aziende del trasporto pubblico attive tra Milano, Monza e rispettive province quanto sia tempo effettivamente richiesto per far entrare in vigore le nuove tariffe.

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Rincaro biglietti: la riforma slitta a luglio

Tutte le aziende conivolte dovranno quindi  valutare con attenzione l’impatto delle nuove tariffe, calcolare le tempistiche di adeguamento degli apparecchi e dei software di biglietteria e controlleria, nonchè i costi delle campagne informative per i passeggeri. L’assemblea dell’Agenzia, ovvero l’organo deputato ad approvare le tariffe e renderle operative, sarà convocata solo una volta avuti gli esiti da parte delle aziende e solo allora sarà decisa la data di avvio effettivo della riforma. Escluso quindi il primo di aprile 2019 come inizio, non è ancora chiaro quando la riforma diventerà affettiva. Sembra plausibile pensare al mese di luglio o durante le settimane successive alla chiusura delle scuole. Questo per permettere di testare il nuovo sistema di biglietteria, applicando eventualmente correzioni e miglioria, qualora necessarie, approfittando del calo del volume di passeggeri in movimento.

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Rincaro biglietti: le nuove tariffe

Aumenteranno i  singoli biglietti, che arriveranno ai 2 euro, e gli abbonamenti mensili. Aumenteranno dunque ma non quelli degli studenti. Invariati anche gli abbonamenti annuali, che saranno pagabili in comode rate. Viaggeranno gratis sui mezzi pubblici tutti i bambini fino ai 14 anni, e non più 10. Lo scopo di questi rincari è incentivare l’uso degli abbonamenti. Complice anche la nuova Area B, a traffico limitato, che sara effettivamente funzionante dal 25 marzo 2019. Spingere i cittadini a spendere per un abbonamento annuale e utilizzare la rete di trasporti in modo continuativo. Saranno anche uniformati i tariffari del trasporto pubblico di Milano e quelli della provincia di Monza e Brianza.

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Rincaro biglietti: si ritorna a parlare con la Regione

Agenzia e Comune tenteranno di convincere di nuovo la Regione. Una dei motivi è che sarebbe sicuramente meglio partire con un’integrazione tariffaria che includa anche i treni regionali e quindi Trenord. L’assenso della Regione permetterebbe così di evitare impugnazioni e ricorsi legali in futuro. La decisione arriva un pò a sorpresa. Nelle scorse settimane il sindaco Giuseppe Sala e l’assessore comunale alla Mobilità, Marco Granelli, avevano assicurato i cittadini di voler proseguire nei tempi già individuati da Palazzo Marino. Sembrava una cosa decisa, imminente e invece così non sarà. La Regione aveva fin da subito espresso perplessità sulla possibilità di avviare la riforma nei tempi previsti dal Comune. Bisogna ora attendere quando verranno confermate le nuove date.

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Scrivo di eventi su Milano, bevo caffè freddi e pratico il multitasking estremo tra figli vivaci e idee in fermento.

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