Sanità in Lombardia 2014 come funziona

Per il 2014, il Governo ha destinato al Fondo per il Finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale 109.9 miliardi, di cui 17.55 miliardi di euro destinati alla Lombardia: ciò equivale al più elevato stanziamento tra tutti quelli erogati alle regioni della penisola. Il 43.8% della spesa sanitaria lombarda è imputabile al rimborso di prestazioni sanitarie erogate da strutture private.

Secondo un rapporto dell’aprile 2011, presentato dalla Direzione Generale Sanità, in Lombardia esistono 200 strutture di ricovero e cura accreditate, 15 ASL che effettuano annualmente 150 milioni di prestazioni ambulatoriali e quasi 1.6 milioni di ricoveri, grazie al lavoro di più di 100.000 operatori. Fino al 31.12.2014, alcune visite potranno essere prenotate fino alle 22 in settimana, oppure anche sabato (8 – 15) e domenica (8 – 13).

Sono circa 40.000 i posti letto offerti dagli ospedali lombardi, pubblici e privati, che hanno il compito di assistere una popolazione di 9.79 milioni di persone. Ma i servizi non solo destinati solo ai lombardi: il 10% delle prestazioni viene erogato a persone provenienti da fuori regione (la percentuale sale al 50% se si considerano le specialità oncologiche e cardiocerebrovascolari).

Questo è permesso dall’ istituto della mobilità passiva: ogni cittadino italiano ha diritto di farsi curare (gratuitamente se ne ha i requisiti) nell’ ospedale che ritiene più adatto alle proprie esigenze, anche se situato fuori dal territorio della propria ASL. Sarà poi proprio l’ ASL da cui proviene a rimborsare il prezzo delle prestazioni alla struttura presso cui il proprio cittadino ha provveduto a farsi curare.
Per questo motivo, le varie strutture sanitarie lombarde hanno ricevuto nel 2012 pagamenti dalle altre regioni per 884.5 milioni di euro.
Solamente il 4% dei cittadini sceglie di ricorrere ai servizi sanitari di altre regioni.

Circa il 70% dei lombardi, per reddito o patologia, è esente da ticket. Il restante 30%, invece, nel 2013 ha avuto accesso alle cure pagando ticket per un totale di 490 milioni di euro, circa 50 euro procapite. Il 30% degli assistiti ha patologie croniche e consuma il 70% delle risorse a disposizione.

A Milano sono presenti:
A.O. Fatebenefratelli e Oftalmico – Corso di Porta Nuova 23
A.O. Istituti Clinici di Perfezionamento – Via Castelvetro 22, Via Bignami 1, Via della Commenda 12
A.O. Istituto Ortopedico Pini – P.za Cardinal Ferrari 1
A.O. Ospedale Sacco – Via G.B. Grassi 74
A.O. Ospedale Niguarda Ca’ Granda – P.le Ospedale Maggiore 3
A.O. Ospedale San Carlo Borromeo – Via Pio II
A.O. San Paolo – Via A. Di Rudinì 8
Ospedale Maggiore/Policlinico di Milano – Via F. Sforza 28
Istituto Nazionale Tumori – Via Venezian 1
Istituto Nazionale Neurologico Besta – Via Celoria 11
Istituto Auxologico Italiano – IRCCS San Michele – Via L. Ariosto 13 e Via Spagnoletto 3
IRCCS Ospedale San Raffaele Fondazione Centro S. Raffaele del Monte Tabor – Via Olgettina 60
Centro cardiologico “Fondazione Monzino” – Via Parea 4
Istituto Europeo di Oncologia – Via Ripamonti 435
Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Ospedale San Giuseppe Fatebenefratelli – Via San Vittore 12
Istituto Ortopedico Galeazzi – Via Galeazzi 4
I.R.C.C.S. “S. Maria Nascente”  Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS – Via Capecelatro 66

Il presidio del territorio è affidato ad ASL Milano e ai suoi 5 Distretti cittadini.

Gli ospedali lombardi, infine, nel 2013 hanno fornito assistenza anche a 1.241 detenuti, per un costo di 3.3 milioni di euro.

Per quanto riguarda le cure sanitarie richieste a Milano dai non residenti in Lombardia, si rimanda all’articolo precedente: https://milanolife.it/medico-studenti-fuori-sede-milano/

Con questo articolo, non si intende certo glorificare la gestione Maroni né quella di nessun altro politico, ma solamente porvi a conoscenza di una serie di informazioni di interesse generale e di pubblica utilità, essendo ben consapevoli degli scandali e degli episodi di malagestione che si sono verificati neanche troppo tempo fa.

I dati sono presi da articoli giornalistici e dossier di dominio pubblico, reperibili in rete: l’autore si dichiara disponibile a fornire le fonti da cui le informazioni sono state tratte ed a rettificare eventuali imprecisioni.

Immagine tratta da medical.it

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