In vista delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, è in corso un progetto innovativo in Italia che vede la collaborazione tra la Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM) e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). Questo progetto mira a supportare l’attività di diagnostica per immagini (radiografie, ecografie, TAC, RM) a favore degli atleti olimpici e paralimpici, promuovendo la formazione e la preparazione dei medici nella gestione dei traumi sportivi.
Importanza della radiologia nella medicina sportiva
Durante la prima giornata del 51° congresso nazionale SIRM “The Next Generation”, tenutosi a Milano dal 20 al 23 giugno, è stato annunciato l’accordo di cooperazione tra SIRM e CONI. Questo congresso ha riunito circa 8.000 specialisti, tra cui medici radiologi, medici nucleari e radioterapisti, sottolineando l’importanza crescente della radiologia nel panorama medico. Andrea Giovagnoni, presidente della SIRM, ha evidenziato come “la radiologia sia sempre più centrale fra le branche della medicina”, aggiungendo che il ruolo dei radiologi sta diventando sempre più rilevante nella gestione dei traumi sportivi.
Un modello virtuoso per la comunità
Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 e del CONI, ha espresso entusiasmo per il progetto, affermando: “Il mondo dello sport ha sempre più bisogno di figure mediche specializzate nella gestione dei traumi e non solo: i radiologi rappresentano un’eccellenza che valorizzeremo anche durante i giochi.” Malagò ha ricevuto la medaglia d’oro del congresso SIRM per le sue doti manageriali e la sua passione per lo sport, un riconoscimento che sottolinea l’importanza di questa collaborazione.
Formazione e preparazione dei medici sportivi
L’accordo prevede un ampio programma educazionale rivolto ai medici sportivi, come spiegato da Ettore Squillaci, delegato SIRM per le istituzioni sportive. “Verranno organizzati corsi di formazione già dal prossimo anno,” ha aggiunto Squillaci, con l’obiettivo di creare un network nazionale di specialisti radiologi che possano diventare punti di riferimento per tutti gli sportivi, professionisti e non. Giuseppe Massazza, Chief Medical Officer di Milano Cortina 2026, ha sottolineato l’estrema utilità di questo progetto, non solo per il successo dei giochi, ma anche per creare un modello virtuoso che possa rappresentare un esempio per l’intera comunità.
Supporto agli sportivi non professionisti
In Italia, solo il 26% della popolazione pratica sport in modo continuativo, mentre 8,3 milioni di persone lo fanno in modo saltuario. Nicoletta Gandolfo, presidente eletta della SIRM, ha sottolineato come milioni di sportivi non professionisti siano soggetti a traumi spesso trascurati. “La SIRM si mette al servizio anche dei milioni di sportivi non professionisti per assicurare a tutti diagnosi accurate e fondamentali per i successivi trattamenti,” ha spiegato Gandolfo.
Promozione dell’attività sportiva e prevenzione della sedentarietà
Questa iniziativa rappresenta un impegno concreto per incentivare l’attività sportiva e combattere la sedentarietà, che coinvolge un terzo della popolazione. La recente legge che inserisce lo sport nell’articolo 33 della Costituzione italiana impone un impegno comune per garantire la prevenzione e i corretti stili di vita. Con questo accordo, la SIRM conferma il suo ruolo di primo piano nella salvaguardia della salute della popolazione, promuovendo l’attività sportiva a tutte le età.
La collaborazione tra SIRM e CONI per Milano Cortina 2026 non è solo un passo avanti per la medicina sportiva, ma un simbolo di come l’innovazione e la cooperazione possano migliorare la qualità della vita e la salute pubblica. In un mondo dove lo sport è sempre più centrale, avere specialisti preparati e tecnologie avanzate a disposizione degli atleti rappresenta un traguardo di eccellenza per l’Italia e un esempio virtuoso per il futuro.