Anche questo fine settimana si macchia di una violenza sessuale nei confronti di una donna. Lo stupro è avvenuto a Quarto Oggiaro, a bordo di un taxi abusivo nella notte tra venerdì e sabato.
A Quarto Oggiaro una ragazza si salva dallo stupro suonando il clacson
Una nuova vicenda di cronaca si aggiunge al triste elenco di violenze sessuali di cui le donne sono spesso vittime nelle città. Questa volta la vittima dello stupro è una ragazza di 21 anni che dopo aver trascorso la notte in discoteca in discoteca è salita a bordo di un taxi abusivo ignara che alla guida ci fosse quello che poi è diventato il suo aggressore.
La violenza
La violenza si è consumata a bordo di un taxi abusivo, che la 21enne ha preso dopo aver trascorso l’intera serata in discoteca. Il tassista abusivo le ha proposto di accompagnarla a casa all’uscita del locale. Una volta arrivati a Quarto Oggiaro, quartiere dove abita la ragazza, intorno alle 7,30 del mattino, il tassista ha chiuso il veicolo e ha iniziato a a violentare la ragazza. Quest’ultima fortunatamente ha reagito e ha iniziato a suonare il clacson in cerca di aiuto. Fortunatamente gli abitanti del quartiere si sono subito accorti di quanto stava accadendo e sono subito scesi in strada, mettendo in fuga l’aggressore che poco dopo ha lasciato andare anche la ragazza.
Chi è l’aggressore
Fortunatamente la fuga dell’aggressore non è andata a buon fine. L’uomo è stato rintracciato dall’Unità tutela donne e minori della Polizia locale intorno alle 18 dello stesso giorno. Il pm Sergio Spadaio ha immediatamente disposto il fermo e oggi sarà interrogato. L’uomo, un 54enne sudamericano risiede a Trecate, ma è stato individuato a Bareggio. La polizia non ci ha messo molto a rintracciarlo, dopo aver trovato la sua auto – una Fiat Ulisse – in una carrozzeria della zona.
J.V., queste sono le sue iniziali, era conosciuto nell’ambiente dei tassisti che avevano notato da tempo la sua presenza all’uscita delle discoteche milanesi, in cerca di clienti. Non è da escludere che la vittima avesse già conosciuto l’aggressore in passato, utilizzando i suoi passaggi, e quindi non potesse sospettare di lui.
Il precedente
Gli inquirenti sono anche alla ricerca di eventuali indizi che possano confermare un possibile collegamento tra lo stupro della 21enne a Quarto Oggiaro e una vicenda analoga avvenuta un paio di settimane prima a Crescenzago. La dinamica è stata molto simile: una turista canadese è stata violentata da un uomo che l’aveva incrociata per strada e che si è spacciato per un autista di un’auto a noleggio. La nonna, diretta al capolinea dei pullman per Venezia, ha accettato. Non conoscendo la strada, non si è nemmeno accorta che il tassista abusivo la stesse portando da tutt’altra parte. Una volta giunti nel piazzale isolato nei dintorni di Crescenza, si è consumata la violenza.
La polizia sta effettuando tutte le verifiche del caso per individuare eventuali collegamenti tra le due vicende, al momento però, nonostante l’analoga dinamica, sembra che non si tratti dello stesso aggressore.
Le testimonianze degli abitanti
Le indagini portate avanti dall’Unità tutela donne e minori e coordinate dal comandante della Polizia locale Marco Ciacci non possono fare a meno di raccogliere le tante testimonianze degli abitanti del quartiere che la mattina di sabato hanno assistito all’accaduto, mettendo in salvo la ragazza.
Dalle testimonianze raccolte emerge chiaramente tutta la rabbia degli abitanti del quartiere: «Qualcuno era corso a prendere una mazza, qualcuno un martello. Con molti colpi sono riusciti a sfondare il vetro del finestrino, ma appena hanno infilato il braccio per picchiare e afferrare l’uomo, lui è riuscito a mettere in moto ed è ripartito. Erano infuriati, c’era aria di linciaggio, non so cosa gli avrebbero fatto se lo avessero preso».
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la mattina di sabato intorno alle 7,30 del mattino, la 21enne sudamericana avrebbe infatti richiamato l’attenzione suonando il clacson dell’auto. Gli abitanti di Quarto Oggiaro non hanno atteso molto e sono scesi subito in strada. Alcuni abitanti del quartiere sono scesi con mazze e bastoni con le quali hanno rotto il vetro dell’auto, per poi colpire con un pugno l’autista, che però è riuscito ugualmente a scappare, evitando il linciaggio.