I compensi per scrutatori, segretari e presidenti di seggio elettorale sono stabiliti dal Ministero dell’Interno e variano solo per tipologia di elezione: europee, regionali, politiche comunali.
Dal 2014 – con l’introduzione dell’ “Election Day” – si vota solo la domenica con orario prolungato 7-23, comportando lunghe sessioni elettorali: 16 ore per l’apertura dei seggi e dalle 3 alle 4 ore per lo scrutinio. Ma per un tale impegno, quanto guadagna presidente di seggio elettorale? La risposta è 150 € fisso forfettario (comunali e regionali – una scheda) più eventuale compenso per missione, se dovuto. Per le elezioni con più schede elettorali – fino a un massimo di quattro maggiorazioni – si aggiungono 37 € per i presidenti di seggio elettorale.
Schema dei compensi per scrutatori, segretari e presidenti di seggio
La normativa di riferimento è la Legge n. 70 del 13 marzo 1980 che prevede e stabilisce i compensi spettanti ai componenti degli uffici elettorali. I compensi sono rimasti tali da anni e convertiti in euro.
Il presidente di seggio guadagna 150 € (trattamento di missione escluso) non al giorno bensì per tutta la durata complessiva della sessione elettorale (amministrative). Per il seggio speciale è previsto un onorario forfettario di 90 € a prescindere dal numero delle consultazioni e 37 € per ogni scheda elettorale in più (se l’elezione prevede l’impiego di più schede). Per quanto riguarda le elezioni europee (1 scheda) il compenso è di 120 € e per il seggio speciale 72 €. In sintesi i compensi sono i seguenti:
Elezioni amministrative (comunali, regionali)
Presidente di Seggio: 150 euro (1 scheda)
Scrutatori, Segretari: 120 euro (1 scheda)
Elezioni politiche
Presidente di Seggio: 187 euro (2 schede)
Scrutatori, Segretari: 145 euro (2 schede)
Elezioni europee
Presidente di Seggio: 120 euro (1 scheda)
Scrutatori, Segretari: 96 euro (1 scheda)
Elezioni politiche+regionali
Presidente di Seggio: 224 euro (3 schede)
Scrutatori, Segretari: 170 euro (3 schede)
I compensi sono intesi complessivamente e rappresentano il totale dell’onorario che si percepisce.
Pagamento dei compensi elezioni Milano
Solitamente il comune di Residenza invia una lettera nelle quali sono riportate le indicazioni per il ritiro del compenso elettorale, ulteriori indicazioni sono fornite presso l’Ufficio Elettorale del proprio comune. « Gli onorari dei componenti gli uffici elettorali (legge 13 marzo 1980, n. 70) costituiscono rimborso spese fisso forfettario non assoggettabile a ritenute o imposte e non concorrono alla formazione della base imponibile a fini fiscali.» (art. 9 comma 2 Legge n. 53 del 21 marzo 1990).
Le ultime elezioni svoltesi a Milano erano quelle europee del 25 maggio 2014, per cui il compenso spettante al presidente di seggio è di 120 € le cui modalità di riscossione hanno avuto inizio dal 14 luglio fino al 31 dicembre 2014 ed era sufficiente recarsi presso una delle filiali di Banca Intesa SanPaolo, mostrando un documento di identità in corso di validità e il codice fiscale per ricevere l’importo previsto. Dopo i termini di scadenza, il compenso può essere riscosso presso la Civica Ragioneria.