“Nutrire il pianeta. Energia per la vita ” è lo slogan di Expo Milano 2015 che, come ormai tutti sapranno, è incentrato sul cibo. Peccato però che per mangiare all’interno del polo fieristico ci sia bisogno di un prestito in banca!
Scordatevi infatti assaggini, degustazioni gratuite et similia poiché se a Expo volete mangiare tutto di tasca vostra dovrete sborsare, operazione che sconsiglio ai deboli di cuore o ai braccini troppo corti in quanto potrebbero lasciarci le penne una volta recapitato il conto.
Tempo fa aveva fatto scalpore sui quotidiani una notizia di una famiglia che aveva speso bene 115.00 euro per gustare una cena a base di sushi nel padiglione del Giappone e, purtroppo, anche il menù degli altri padiglioni non è per niente a buon mercato: partiamo dall‘Italia dove, per mangiare un piatto di pasta al pesto si spendono 12 euro, un fritto misto 14 e un risotto cacio e pepe addirittura 13 euro.
Anche la Spagna è cara come il fuoco: gustare dell’hamon (prosciutto) iberico costa 35 euro mentre per 3 tortilla di numero (e non sto scherzando) si spendono fino a 15 euro. Anche la paella, piatto simbolo della penisola iberica, costa 16 euro a porzione.
L’unico stand che sembra lavorare molto grazie ai costi ridotti è quello del Mc Donald’s in cui è possibile gustare un menù completo spendendo meno di 10 euro.
Alla luce di tutto ciò conviene quindi portarsi il pranzo al sacco!