Uber e Uberpop. Non conoscete queste parole?
Di sicuro però avrete sentito parlare delle recenti proteste dei tassisti italiani per la possibilità che ora i cittadini hanno di prenotare un’automobile con conducente grazie ad un semplice servizio smartphone.
Il servizio è quello di Uber e, nella versione low cost, quello di Uberpop.
Il sistema Uber è semplicissimo, basta scaricare l’applicazione. Una volta scaricata si apre una mappa che localizza contemporaneamente l’utente e la vettura disponibile più vicina e grazie ad una schermata viene visualizzato anche il tempo reale di attesa.
In pratica il telefono localizza il cliente che poi paga con carta di credito a fine corsa.
La chiamata viene prenotata con pochi veloci click e dopo aver pagato è possibile anche lasciare un commento.
Uber ha riscosso molto successo soprattutto fra i clienti più giovani, che hanno apprezzato la novità di muoversi in berline nere (sono generalmente quelle più utilizzate), usufruendo di un servizio speciale con un sovrapprezzo minimo (costa in media 20% in più).
Uberpop è la versione low cost di Uber: praticamente l’applicazione è la stessa, ma la vettura utilizzata è una semplice utilitaria e in questo caso le tariffe sono davvero concorrenziali rispetto ad un taxi.
Questo sistema, nato a San Francisco nel 2010, negli Stati Uniti ha riscosso un enorme successo, tanto che ora si sta declinando persino nella forma di pony express in bicicletta.
La rivoluzione consiste anche nel fatto che per guidare le auto del servizio Uberpop non occorre essere autisti professionisti, basta avere la patente da almeno tre anni, un’auto di proprietà (non più vecchia di otto anni e di capienza minima di quattro posti), un’assicurazione che includa anche i passeggeri e naturalmente la fedina penale pulita. Questo permette ad alcuni disoccupati di poter lavorare proponendosi come conducenti ed è uno dei motivi per cui Uber e Uberpop sono state accolte con grande entusiasmo da un buon numero di persone nell’intero pianeta.
Queste applicazioni hanno però dei nemici giurati: i tassisti di tutte le città del mondo. Berlino e Bruxelles hanno bandito il servizio.
A Parigi ci sono state proteste e scioperi, così come da noi in Italia, dove i più agguerriti sono i tassisti di Milano che denunciano il fatto che questi servizi non rispettano la legge che disciplina il noleggio auto con conducente.
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