Programmazione Milano Film Festival 2014

Al via la 19°edizione del Milano Film Festival, dal 4 al 14 settembre.

La diciannovesima edizione conferma il percorso sostenuto dai due direttori artistici Alessandro Beretta e Vincenzo Rossini di attenzione ai nuovi talenti e alle più coraggiose cinematografie internazionali, sotto il segno della ricerca di nuove forme e linguaggi del fare cinema contemporaneo; il programma di quest’anno presenta circa 200 opere, tra anteprime internazionali, opere non distribuite in sala e incontri con i talenti emergenti.

Nel CONCORSO LUNGOMETRAGGI confermati 10 film, tra cui per la prima volta due italiani: Comandante del giovane regista milanese Enrico Maisto, che ripercorre i ricordi del padre giudice di sorveglianza a San Vittore negli anni di piombo e di Felice, da sempre un comunista, ex-militante di Lotta Continua, in un documentario intimo e sincero, che parla di amicizia e di urgenza politica; e Le Sedie di Dio di Jérôme Walter Gueguen, che narra le rocambolesche avventure di un’equipe internazionale di cinema alle prese con un film franco-italiano impegnato socialmente.

Nel CONCORSO CORTOMETRAGGI si distinguono, tra i 58 film selezionati, Beauty di Rino Stefano Tagliafierro, incantesimo visivo fatto di dipinti celebri, raccordati in due anni di lavoro certosino; Smile, and the world will smile back di Ehab Tarabieh, Yoav Gross e la al-Haddad Family, l’incursione delle milizie israeliane nell’abitazione di una famiglia palestinese, che con una videocamera testimonia una guerra che continua anche quando i media occidentali restano in silenzio; Boring Angel di John Michael Boling è invece un cortometraggio tutto fatto di emoticon; Dieu et les chiens è il lavoro di un gruppo di filmmaker riuniti nel collettivo Abounaddara, che si fa portavoce di quanto sta accadendo in Siria dall’inizio delle manifestazioni contro il regime di Bachar el-Assad, dando vita a un racconto diretto, che non risparmia né i rivoluzionari né il mondo; in Cambodia 2099 Davy Chou guarda alle elezioni a Phnom Penh gettando uno sguardo accorato al disagio di una generazione, tra chi non può far altro che trasferirsi e chi sogna di viaggiare nel futuro; Grand canal è il quadro poetico di Johnny Ma, in Super 16mm, evocativo della Cina degli anni Ottanta, ancora non completamente soggetta alla modernizzazione, attraverso una biografia che è collage di tante altre; La baracca di Alessandro De Leo e Federico Di Corato è il lavoro sviluppato nell’ambito di IN PROGRESS, il laboratorio per lo sviluppo produttivo di progetti audiovisivi organizzato da Milano Film Network la scorsa primavera, appena presentato al Festival del film di Locarno; infine Coda di Alan Holly, miglior animazione al South By Southwest,  è un lavoro di precisione tecnica, in animazione classica 2D, un film di eccezionale profondità e simbolismo, rari in un autore così giovane, dal titolo che richiama la ciclicità della vita all’apparizione della volpe, guida dell’anima nella “necessità di vedere”; Flora i fauna di Piotr Litwin è un esordio rigoroso dalla Polonia ma non privo di ironia, coprodotto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza (Salvo); The Age of Rust è un’animazione ibrida sul difficile rapporto tra uomo e natura degli italiani Alessandro Mattei e Francesco Aber che con spirito ironico e sapiente mescolanza di generi colpiscono, con comicità, uno dei nervi scoperti dell’attualità ambientale italiana.

L’appuntamento è dal 4 al 14 settembre 2014; per tutti gli aggiornamenti e il programma completo è sempre consultabile il sito www.milanofilmfestival.it

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