Il primo Moleskine Café in Italia si trova a Milano ed esattamente in Corso Garibaldi, 65. Quindi non solo taccuini ed agendine dalla copertina, un tempo solo nera, oggi di tantissimi colori per il noto brand, ma anche una caffetteria bistrot ristorante. I famosi taccuini neri sono diventati famosi grazie al loro utilizzo da parte di personaggio del calibro di Ernest Hemingway, Pablo Picasso e Bruce Chatwin e sono stati ri-prodotti da un’azienda milanese che è riuscita a creare un vero e proprio international brand.
Il Moleskine Cafè di Milano oltre ad esporre naturalmente la produzione Moleskine, è un vero e proprio bistrot. L’arredamento del locale è perfettamente in linea con l’essenzialità e la semplicità dei quaderni: colori chiari, senza fronzoli, con sedie dalle tinte allegre. I menù presenti sui tavoli sembrano gli inserti di un’agenda Moleskine. Oltre ai tavolini ci sono i prodotti Moleskine, ai quali è dedicata una parete ed un banco. In una parete invece verranno organizzate piccole mostre dedicate all’aspetto creativo ed al design, dedicate a personaggi come Cino Zucchi, Kengo Kuma, John Alcorn, Salvatore Ferragamo. Il menù è composto da panini, insalate, piatti freddi e piatti cotti a bassa temperatura.
“E’ un format originale che reinterpreta l’idea del classico café littéraire immergendolo in un’atmosfera di sapore contemporaneo. Un po’ caffè letterario, un po’ galleria d’arte, un po’ negozio e un po’ libreria, è disegnato per offrire un mix di energia creativa e tranquillità, per pause di relax e riflessione. Nel mezzanino una zona sofà è dedicata alla lettura, al lavoro di concentrazione, a conversazioni rilassate; più animata la zona bar al pianterreno, dove la degustazione del caffè si accompagna a mostre d’arte, talk, workshop, esposizione di libri e taccuini. Nel dehors, tavolini per osservare la vita che scorre per le strade. Per una buona dose d’ispirazione quotidiana”, questo è quando ha dichiarato in una nota la direzione del Moleskine Cafè.