Era diventata ormai virale sul web la storia di Angelo Pattini, titolare delle omonime panetterie, che negli ultimi mesi era alla ricerca di nuovi dipendenti: baristi e panettieri per 1.400€ (e 8 ore di lavoro). Inizialmente nonostante i numerosi curriculum pervenuti le rinunce sono state tante probabilmente, e stranamente, causate dall’offerta di un contratto regolare. Negli ultimi giorni, vista la grande diffusione della notizia soprattutto online, sono emersi alcuni dubbi sulla storia raccontata. Ma tutto è bene quel che finisce bene: le Panetterie Pattini hanno assunto 5 nuovi dipendenti. Vediamo com’è andata tutta la vicenda.
L’offerta
Subito dopo il Ferragosto appena passato sulle vetrine delle Panetterie Pattini sono comparsi i cartelli per la ricerca di nuovi dipendenti con il seguente testo: “Cercasi baristi, panettieri, pasticceri, commesse, cassiere e addetti alle pulizie”. L’offerta è di 1.200€ o 1.400€ (a seconda della mansione) per 8 ore di lavoro quotidiane.
I primi dubbi
La notizia negli ultimi giorni è diventata quasi virale sul web e ha raccolto le reazioni più diverse. Questa “fama” però ha alimentato anche i primi dubbi in merito. Su Repubblica, ad esempio, si legge di una ragazza (poi assunta) che ha risposto all’annuncio circa un mese fa ma che non è mai stata contattata per un colloquio: “Leggendo la storia sui giornali, ho chiamato per chiedere spiegazioni. Sono stata convocata per il colloquio giovedì e mi hanno assunta”.
Nuova intervista di Pattini
Visto il clamore suscitato dalla vicenda, lo stesso Pattini ha voluto precisare alcune sue precedenti dichiarazioni: “Non intendevo dire che gli italiani non hanno voglia di lavorare: non hanno più voglia di fare questi lavori. Presto anche i tranvieri diventeranno stranieri”.
Il problema del contratto regolare
Proprio l’offerta di un contratto regolare sembra essere paradossalmente uno dei maggiori problemi per i candidati alle posizioni offerte da Pattini, che racconta così la sua esperienza: “Ho messo i cartelli subito dopo Ferragosto, sono riuscito a prendere solo quattro persone, due delle quali sono andate via. Ci serve personale da assumere a tempo pieno, con contratto regolare, ma spesso è proprio questo il problema”.
Maggioranza straniera
La disoccupazione in Italia e le prime risposte all’annuncio di Pattini sembravano essere un segnale positivo nella ricerca dei nuovi dipendenti. La maggior parte dei candidati, circa il 70%, è di nazionalità straniera e lo stesso Pattini spiega perché è costretto a scartarli: “Non si tratta di razzismo: la metà dei miei dipendenti è straniera, ma per questo lavoro servono esperienza e familiarità con la professione. Gli egiziani, ad esempio, sono maestri nella panificazione e anche i sudamericani lavorano bene, perché hanno tradizioni alimentari simili alle nostre”.
Cari vecchi voucher
Pattini prosegue in merito alla questione dei vecchi voucher che garantivano maggiore flessibilità e quindi più possibilità sia per i lavoratori che per gli stessi datori di lavoro: “I voucher per noi erano perfetti, il personale era in regola e lavorava per le ore necessarie e nei momenti di maggior bisogno. Varie casalinghe, per esempio, lavoravano tre ore al mattino, dopo aver lasciato i figli a scuola”.
Problema giovani
L’altra questione riguarda, come spesso capita, i giovani: “I ragazzi stanno con noi qualche mese, poi chiedono lettere di referenze e vanno a lavorare all’estero. L’anno scorso è successo quattro volte. All’estero, infatti, l’arte della panificazione e della pasticceria italiana ha successo, lo vediamo dai turisti che vengono qui in negozio e apprezzano i prodotti tradizionali”.
Vecchie tradizioni
Gli affari delle Panetterie Pattini, a detta dello stesso titolare, non vanno affatto male. La gente apprezza la tradizione di questa bottega che produce di persona tutto quello che offre e vende alla clientela, sfornando pane fresco ad ogni ora del giorno. Nonostante questo amore per le tradizioni e l’affezionata clientela, trovare dei dipendenti disposti ad entrare a far parte di questa bella famiglia non è affatto semplice.
Il lieto fine: assunti 5 nuovi dipendenti
Come ogni favola che si rispetti, ecco il lieto fine: sono 5 i nuovi assunti con diverse mansioni. Soddisfatto Alberto Romano, genero di Angelo Pattini nonché Amministratore delle panetterie: “in due giorni sono arrivati circa 1.200 curriculum, adesso arrivano da persone con esperienza. Siamo stupiti, ci hanno chiamato anche dall’Australia. I nuovi assunti sono cinque, a cui si aggiunge un sesto ragazzo, studente universitario, che lavorerà part time da lunedì, e Pamela, assunta come cassiera pochi giorni fa. Oltre a Valentina e Ahmed, ci sono un addetto alle pulizie di origine filippina e due baristi italiani: uno, di ritorno da un’esperienza in Inghilterra, che inizierà a lavorare mercoledì, e l’altro, Massimo, è già dietro il bancone. Continueremo a fare colloqui per coprire ancora tre posti rispondendo a chi ci ha scritto in questi giorni”.