Approvata la III fase di ristrutturazione del Palazzo della Ragione di Milano. Comune e soprintendenza ai Beni Architettonici hanno ufficializzato il prossimo step auspicato per la ristrutturazione di uno dei palazzi più antichi e significativi di Milano. Vediamo l’evoluzione del Palazzo e come si presenterà tra qualche anno, alla conclusione dei lavori.
Il progetto restaurativo
Risalgono agli anni ’70 le ultime ristrutturazioni per rinforzare la struttura. Tra la fine dello stesso decennio e l’inizio degli anni ‘80 il palazzo è stato usato come centro espositivo. Al suo interno sono state presentate numerose mostre fotografiche, e non solo. I meravigliosi interni del palazzo sono stati lo scenario ideale di diverse manifestazioni, ad esempio di alcune sfilate di moda della Milano Fashion Week. Ma a febbraio dell’anno appena trascorso la caduta di calcinacci dalla facciata dell’edificio e le infiltrazioni d’acqua al suo interno hanno reso imminente la decisione di un restauro. Il comune di Milano assieme alla soprintendenza ai Beni Architettonici presero allora la decisione di avviare un piano di restauro suddiviso in quattro fasi. Le prime tre volte al restauro della parte esterna del palazzo e l’ultima che si occuperà del restauro degli interni dell’edificio.
La I fase dei lavori
La prima fase aveva come scopo la messa in sicurezza del Palazzo della Ragione. I lavori hanno interessato la copertura, il sottogronda e la fascia marcapiano, ossia la striscia di mattoni che divide i piani. In seguito alla caduta di calcinacci l’area era stata delimitata con il nastro ed era stata costruita un’impalcatura con lo scopo di fare degli accertamenti sullo stato dell’edificio. Fu allora che emerse il cedimento della copertura e la presenza di infiltrazioni d’acqua. I lavori seguirono immediatamente il controllo. Per questo intervento sono stati stanziati 830 mila euro.
La II fase dei lavori
La prima fase di lavori ha reso necessari anche i lavori di recupero sulla facciata dell’edificio. Così è stato avviato il secondo step di interventi. Tuttora in atto questa operazione ha lo scopo di recuperare la facciata del Palazzo. I lavori sono infatti volti al restauro dell’intonaco e delle decorazioni. I costi per questa seconda fase sono di 450 mila euro e a breve è previsto il loro termine.
La III fase dei lavori
La terza fase, che prenderà il via appena si concluderà quella in corso, prevede un intervento di restauro conservativo volto a salvaguardare le 18 finestre ellittiche che si trovano nella facciata del Palazzo. Le finestre si trovano nella parte conosciuta come sopralzo teresiano, l’ultimo piano compreso tra la fascia marcapiano e il sottogronda del tetto. La fase preliminare prevede la pulitura delle finestre e l’eliminazione dei vecchi strati di vernice e pittura. Poi verranno smontati i serramenti e svolti gli interventi utili alla loro sistemazione. Questa risulta la fase più dispendiosa. Ben 1,5 milioni di euro.
L’Ascensore al posto della scala di cristallo
Avviata la seconda fase di lavori, approvata la terza e già si pensa alla quarta. Il comune di Milano e l’assessore alla cultura Gabriele Rabaiotti hanno annunciato che a breve ci sarà un incontro per discuterne. L’idea è quella di costruire un ascensore nella casa dei Panigarola, in piazza mercanti, che già è collegata al palazzo da una passerella sopraelevata. La passerella sopraelevata è la tanto discussa scala in ferro e cristallo. Costruita nel 2000 dal progetto dell’architetto Dezzi Bardeschi. Il progetto della scala risale ai lavori di restauro effettuati tra gli anni ‘70 e ‘80. La scala di sicurezza aveva inoltre il compito di far ammirare da vicino le fattezze dell’edificio. Ora quella scala verrà eliminata per costruire un ascensore. Più comodo, più utile e più un linea con la silhouette del palazzo. Il comune è al momento alla ricerca di uno sponsor che finanzi il progetto.
La fine del restauro
Lo step successivo, e ultimo, o per lo meno cosi si auspica, sarà la ristrutturazione degli impianti e degli interni del palazzo, e la risistemazione della loggia dei Mercanti. A conclusione di tutti i lavori il Palazzo della Ragione di Milano tornerà ad essere uno degli spazi espositivi più importanti di Milano. Il centro di riferimento per gli appassionati di fotografia ospiterà mostre fotografiche e grandi eventi legati alla cultura milanese come prima della sua chiusura.
Il Palazzo della Ragione
Il palazzo della Ragione è uno degli edifici civici più antichi di Milano. Risale all’epoca comunale quando i rettori del Comune decisero di costruire un nuovo Broletto, siamo nel 1228. Brolo è una parola di epoca medioevale che indica un prato, un ambiente circondato da alberi in cui svolgere le attività di giustizia. All’interno di questo ambiente venne costruito un edificio, a forma di loggia. Nel 1233 il portico aperto veniva usato per assemblee cittadine, arbitraggi e ordinanze. Nel 1771 venne costruita la parte sopra alzata che avrebbe ospitato l’Archivio Notarile. Cessò di essere sede delle più importanti attività comunali nel 1776. Il Palazzo della Ragione e piazza dei Mercanti sono stati teatro di numerose vicende che hanno costruito la storia della città. La lotta delle cinque giornate, il periodo della resistenza partigiana ed ora baluardo dei caduti durante la seconda guerra mondiale.
Splendido il progetto di eliminare quella orribile scala in vetro