Milano, Palazzo Marino pensa al reddito di maternità

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Scritto da Laura Cavallari

Palazzo Marino pensa al reddito di maternità per poter dare un aiuto concreto a quasi 1.700 famiglie. Il reddito di maternità era stato annunciato lo scorso giugno, come una importante novità a sostegno delle mamme. Ora sembra che il reddito di maternità sia pronto a passare alla fase concreta.

Con una delibera che sembra possa essere approvata già dalla prossima settimana, si partirà con un ammontare complessivo di tre milioni di euro destinati al reddito di maternità per i bambini che nasceranno a partire dal mese di Aprile 2017. La card per pagare servizi sarà riservata alle mamme con reddito Isee sotto i 17mila euro.

Il bonus prenderà la forma di una speciale carta con una cifra caricata da spendere soprattutto per servizi selezionati dall’amministrazione come la baby sitter o per acquisti dedicati all’infanzia indicati in una lista preparata direttamente da Palazzo Marino.

Perché, spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, “aiutare le giovani coppie a fare famiglia deve essere un obiettivo di una politica pubblica che nel nostro caso non sviluppiamo con un bonus generico, ma con l’agevolazione all’accesso a servizi e offerte accreditate”.
Quasi tutto ruoterà attorno a WeMi, il portale dell’assistenza domiciliare del Comune di Milano dove si possono trovare molti servizi come una tata, appunto, una badante, un aiuto per le riparazioni in casa , un trasloco e molto altro ancora. Le neo mamme non riceveranno un assegno ma una carta, la WeMi card, con un valore complessivo annuale di 1.800 euro, 150 euro al mese per dodici mesi. In questo modo Palazzo Marino conta di garantire un sostegno extra a circa 1.700 famiglie.

Per ottenere il reddito di maternità le neo mamme dovranno dimostrare di possedere i seguenti requisiti:

1. essere residenti a Milano;
2. avere la cittadinanza italiana o di uno dei Paesi dell’Unione europea, un regolare permesso di soggiorno per i non comunitari, lo status di rifugiato politico o di “protezione sussidiaria”
3. essere “casalinghe o disoccupate”
4. non aver superato i 17mila euro di valore Isee, la stessa soglia che l’Inps stabilisce per l’assegno di maternità.
Ricordiamo inoltre che dallo scorso 15 dicembre tutti i neonati milanesi ricevono un pacco dono di benvenuto dal comune di Milano, con l’augurio “Benvenuto nella casa delle coccole!”. Si tratta di una scatola contenente pannolini, una tutina, libri per l’infanzia e prodotti specifici. Non ci saranno biberon e ciucci, ma un contenitore per il latte materno, per sostenere l’allattamento al seno.
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Scrivo di eventi su Milano, bevo caffè freddi e pratico il multitasking estremo tra figli vivaci e idee in fermento.

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