Gli inquirenti hanno espresso molti dubbi, in seguito al racconto che Chloe, la modella sequestrata in zona Navigli, ha fornito loro questa mattina. Chole Ayling è la modella inglese, rapita dal polacco Lukasz Herba, il quale avrebbe chiesto un riscatto di 300mila sterline per liberarla o la modella sarebbe stata messa all’asta on line nel deep web. Ma proprio in queste ore un testimone avrebbe raccontato di aver visto la modella comprare un paio di scarpe con il suo rapitore.
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Chloe, secondo Associated Press, “sarebbe scoppiata in lacrime durante la ricostruzione di quei momenti.” Secondo la ricostruzione dei fatti fornita agli inquirenti dalla ragazza, il rapimento sarebbe avvenuto ai Navigli . Il Polacco, con l’aiuto di un complice, avrebbe prima drogato, poi ammanettato ed infine, caricato la ragazza nel bagagliaio di una macchina. La macchina con la ragazza nel bagagliaio sarebbe poi partita in direzione Lemie, frazione di Borgial, verso la Francia.
Proprio in questa cittadina il polacco avrebbe tenuto nascosta per sei giorni la ragazza inglese, prima di consegnarla a Milano al Consolato Inglese. Durante i sei giorni di prigionia, l’uomo comunicava con “account criptati, mail dal deep web, l’Internet parallelo dove si commercia illegalmente”. Il destinatario delle mail era l’agente della modella.
In seguito alla ricostruzione dei fatti, la polizia ritiene che ci siano dei passaggi poco chiari e sui quali stanno cercando di fare luce. Molti sono i riscontri, come le tracce della prigionia della ragazza. Ma i dubbi riguardano principalmente, sia la presunta appartenenza di Lukasz Herba al gruppo criminale della Morte Nera che opera sul darkweb, sia il fatto che il “pericoloso criminale” abbia regalato cioccolatini e biancheria intima alla modella inglese.
Il polacco, secondo gli inquirenti sarebbe solo un mitomane, che sembra volesse addirittura vendere la storia del sequestro ad un famoso giornale inglese. Non solo fidanzata di Herba, Natalia, ha raccontato dei messaggi ricevuti dal suo fidanzato mentre stava a Milano. In seguito poi al racconto del testimone, che ha raccontato di aver visto la modella fare shopping con il suo rapitore, e dopo aver chiesto spiegazioni, la modella sembrerebbe scoppiata in lacrime.
Dubbi anche sul modo in cui è stata rilasciata la ragazza. “I committenti avrebbero bloccato l’operazione dopo avere appreso che la ragazza è madre di un bimbo di due anni e il polacco l’avrebbe liberata direttamente al Consolato inglese di Milano.” Francesco Pesce, avvocato italiano di Chloe, ha cercato far chiarezza su questo dubbio dichiarando che : “E’ una storia strana ma del tutto vera”. L’avvocato ha continuato dicendo che, nel progetto iniziale del rapimento, la ragazza doveva essere venduta in Medio Oriente come “schiava del sesso”.
Insomma molti ancora i dubbi da chiarire, si attendono i riscontri finali delle indagini per capire la verità di questo strano rapimento.