Correva l’anno 1630 e leggenda vuole che a Milano, per la precisione a Palazzo Acerbi, abitasse niente meno che il diavolo. La storia risale alla peste descritta da Alessandro Manzoni nel celebre romanzo I Promessi Sposi.
La casa del Diavolo
La casa del Diavolo, alias Palazzo Acerbi, si trova al civico numero 3 del Corso di Porta Romana. Palazzo Acerbi è un edificio storico in città noto a tutti proprio come la “casa del diavolo”. Il Diavolo in questione era in realtà un politico e un magistrato di nome Ludovico Acerbi, un personaggio piuttosto eccentrico che oltre al lavoro amava divertirsi e organizzare feste.
Il Diavolo in persona
La leggenda del Diavolo in Porta Romana risale come già anticipato al 1630, periodo durante il quale la terribile peste mieteva vittime su vittime. Nonostante l’epidemia, all’interno di Palazzo Acerbi il suo proprietario non si faceva mancare feste e divertimenti di ogni tipo. Il signor Acerbi fece appositamente decorare il salone da ballo all’interno della sua dimora allo scopo di ospitarvi ogni sera splendide feste. Girava per la città su una carrozza trainata da cavalli neri, tenendosi bene alla larga dalla povertà, dal resto della popolazione e dalla peste. Amava vantarsi della sua ricchezza esibendo spesso i suoi amati gioielli.
Com’era il Diavolo
La storica Attilia Lanza racconta che Acerbi era un uomo barbuto sulla cinquantina con lo sguardo infuocato “come la brace”. Per tutti i milanese dell’epoca egli era satana in persona. Possedeva una carrozza trainata da sei cavalli neri e usciva di casa ogni giorno alla stessa ora, sempre puntualissimo. Era sempre accompagnato da sedici staffieri in divisa verde per ostentare in ogni modo la sua grande ricchezza nonostante un periodo segnato dalla tragedia della peste.
Palazzo Acerbi
Il famoso palazzo in Corso di Porta Romana, venduto dal conte di San Secondo Pietro Maria Rossi, fu acquistato da Acerbi per dare ulteriore sfarzo alla propria già lussuosa vita. Lo stesso Acerbi decise di provvedere ad un pronto restauro scegliendo per la facciata principale lo stile barocchetto lombardo. Sulla facciata del palazzo si possono ancora oggi ammirare le mascherine leonine ornamentali. Oggi, l’ormai vecchio Palazzo Acerbi, ospita degli uffici.
Le leggende
Sono molte le leggende raccontate sul conto di Palazzo Acerbi e del suo sgradito inquilino. Ai tempi della peste, ad esempio, sembra che nessuno osasse nominare il nome di Ludovico Acerbi per paura di essere colpiti da una maledizione. Durante il periodo della peste, mentre le strade della città erano piene di gente moribonda e cadaveri, i nobili erano soliti lasciare le loro case per rifugiarsi in campagna, laddove era più difficile contrarre la terribile malattia. Il ricco Acerbi, al contrario, non volle per nessun motivo abbandonare la sua lussuosa dimora e continuò, come se niente fosse, ad organizzare feste e balli. La terribile peste sembrava non entrare mai a Palazzo Acerbi, secondo i milanesi di un tempo infatti il ricco uomo di Porta Romana rendeva immune dal morbo chiunque gli stesse accanto. Sembrava essere immortale e immune a tutto, proprio come il Diavolo.