Milano e Lombardia zona arancione, ecco cosa cambia se fino al 27 novembre, come da disposizioni del DPCM del 3 novembre, i parametri saranno mantenuti o addirittura migliorati. Questo auspica Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia.
“Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali. A breve la decisone del Governo” ha dichiarato Fontana nel pomeriggio di venerdì 27 novembre.
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Milano e Lombardia zona arancione: cosa cambia
Rimane il divieto di spostamento dal proprio comune, ma ci si potrà muovere liberamente e senza autocertificazione. Il coprifuoco rimane comunque valido dalle 22.00 alle 5.00. Fuori dal proprio comune e dalla propria regione ci si potrà andare soltanto per comprovate necessità e motivi di lavoro, studio e salute.
Ristoranti e bar: resta tutto invariato
Nella zona arancione rimangono comunque chiusi bar e ristoranti, con il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali. Continueranno comunque a lavorare esclusivamente con servizi d’asporto e a domicilio.
Negozi e centri commerciali: cosa cambia
Riaprono i negozi, non soltanto quelli alimentari. I centri commerciali rimangono comunque chiusi nei giorni festivi e prefestivi.
Scuola: resta tutto invariato
Resta la didattica a distanza e rimango aperte scuole elementari e dell’infanzia.
Trasporto: resta tutto invariato
I trasporti pubblici restano con il limite di capienza del 50%.
Cultura ed eventi: resta tutto invariato
Rimangono chiusi teatri, cinema, piscine, palestre e musei. Proibita ancora la presenza del pubblico a ogni genere di eventi
Abolito il Natale
Ufficialmente abolito il Natale, o meglio niente mercatini di Natale a Milano e In Lombardia, come nell’intera penisola. C’era da aspettarselo vista l’emergenza sanitaria mondiale, ma la speranza era rimasta.
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