Milano continua con le sue proposte green, sharing ed ecosostenibili. Dopo BikeMi, e le recenti proposte di bike sharing provenienti dalla Cina Moobike e Ofo, sta per arrivare la proposta tutta italiana nel servizio di noleggio biciclette cittadino. Si chiama Bitrade e arriva da un’idea del team di Zehus, spin off del Politecnico di Milano.
Una proposta di bike sharing made in Italy
La nuova proposta nasce al Politecnico di Milano. L’università, riconosciuta per i suoi progetti ecosostenibili e ipertecnologici, ha creato una nuova bicicletta ad uso pubblico con l’intento però di rendere ancora più comodo e sicuro il servizio e allo stesso tempo limitare gli atti vandalici.
Zehus e Bitrade
Il progetto è realizzato dalla società spin off del Politecnico di Milano. Il team della Zehus, questo è il suo nome, ha ideato una nuova bicicletta a pedalata assistita che non ha bisogno delle colonnine per ricaricarsi. Bitride è il nome del futuro servizio di noleggio bici milanese.
Il motore delle Bitrade
L’innovazione ideata dal team del Politecnico sarebbe il motore a recupero energetico. La bicicletta si carica durante il suo utilizzo, e soprattutto durante la frenata. Le due ruote sarebbero infatti dotate di due batterie che si ricaricano come una dinamo. Inoltre sarebbe dotata di una tecnologia chiamata frenata rigenerativa che appunto produce corrente ad ogni frenata.
Caratteristiche della bici
Il telaio della bici è prodotto dall’azienda olandese Darfon. Nella parte posteriore del telaio, per una maggiore sicurezza del conducente, si troveranno frecce indicative e uno stop. Inoltre la bici è equipaggiata con delle ruote piene, praticamente impossibile da bucare. La sella sarà provvista di antifurto e impossibile da rubare.
La collaborazione tra Zehus e Vodafone
Parte fondamentale del progetto sono tutte le iniziative legate alla geolocalizzazione. Tutta una serie di accorgimenti atti a limitare gli atti vandalici e a migliorare le condizioni del ciclista. Tutto questo lavoro è stato possibile grazie alla collaborazione con Vodafone. Le bici saranno dotate di un GPS che avrà il compito non solo di localizzare ovunque il mezzo ma anche di trasmettere informazioni utili riguardo ai percorsi più battuti e allo stato delle strade percorse. Questo permetterà al comune di intervenire per risolvere problemi di viabilità. Si è parlato anche della possibilità di inserire una particolare funzione atta alla rilevazione delle cadute e in grado di contattare subito i soccorsi. Inoltre la bici sarà in grado di “valutare” il suo conducente applicando degli sconti agli utenti più rigorosi.
Bitrade a flusso libero ma con aree di parcheggio
Le Bitrade non hanno bisogno di colonne di ricarica. Si tratterà infatti di un bike sharing a flusso libero. Tuttavia saranno presenti delle postazioni di recupero, allestite nei punti ad alta frequentazione della città, dove sarà possibile lasciare le Bitrade. Le biciclette verranno legate le une alle altre come i carrelli dei supermercati. Questo permetterà di risparmiare spazio urbano.
L’applicazione per il noleggio
La reperibilità delle biciclette avverrà tramite un’applicazione, come tutti gli altri servizi di bike sharing presenti nella città. Le biciclette verranno visualizzate nella mappa della città e sarà possibile sbloccare il lucchetto attraverso la lettura del codice QR posto su ognuna.
L’avvio del progetto
Da febbraio 150 biciclette verranno testate da professori e studenti del Politecnico solo all’interno delle aree universitarie. Questo primo periodo di prova servirà a testare l’efficienza delle Bitrade ed i costi. L’incremento a 300 unità è previsto in primavera, periodo in cui il servizio dovrebbe venire diffuso a tutti i cittadini. Il politecnico prevede di offrire un servizio di 500 mezzi entro la fine dell’anno. Il costo di ogni bicicletta si aggira intorno ai 1500 euro.
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