Diciotto anni e non sentirli. Il MI AMI Festival 2024 si conferma ancora una volta come uno degli eventi musicali più attesi dell’anno, capace di unire generi, generazioni e sensibilità artistiche diverse in un’unica, grande celebrazione della musica italiana. Nonostante la pioggia incessante che ha caratterizzato alcuni momenti della manifestazione, l’energia del pubblico e la qualità degli artisti in lineup hanno reso l’evento un successo.
L’ASCESA DI MARCO CASTELLO E LA FOLLIA DI VENERUS
Uno dei momenti più attesi della prima serata è stato il live di Marco Castello, che ha saputo trasformare il suo set in un viaggio sonoro ipnotico, sospeso tra jazz, chill-pop e funky. Con una band di sette elementi, ha dato vita a un’esibizione raffinata e coinvolgente, in cui la sezione fiati ha giocato un ruolo fondamentale nel definire il sound avvolgente del suo repertorio.
A seguire, Venerus ha alzato ulteriormente l’asticella del divertimento con un’esibizione fuori dagli schemi: tra cover inaspettate, rasature di capelli in diretta e ospiti speciali, il suo live è stato un party psichedelico tra punk e dance, perfetto per il pubblico del MI AMI.
IL TRIONFO DEL TALENTO FEMMINILE
Il MI AMI 2024 ha offerto spazio a voci femminili che stanno ridefinendo la scena musicale italiana. Vale LP ha dato vita a una performance esplosiva, combinando ballo, dialetto napoletano e una freschezza disarmante. Ele A ha dimostrato il suo talento con un rap autentico e senza filtri, mentre Daniela Pes ha chiuso il primo giorno di festival con uno show magico e sofisticato. Il suo set, immerso in suoni elettronici e sperimentali, ha rappresentato una vera e propria esperienza trascendentale, resa ancora più intensa dalla pioggia che ha accompagnato il suo live.
DUE MONDI A CONFRONTO: COLAPESCE DIMARTINO VS BELLO FIGO
Uno dei confronti più interessanti della serata è stato quello tra Colapesce e Dimartino, alfieri del cantautorato pop raffinato, e Bello Figo, icona del trash rap provocatorio. I primi hanno infiammato il pubblico con hit ormai consolidate, dimostrando ancora una volta la loro capacità di scrittura e performance. Bello Figo, dal canto suo, ha trasformato il suo live in un’esperienza surreale e dissacrante, con momenti di puro delirio collettivo. Entrambe le esibizioni hanno raccontato due facce opposte, ma ugualmente autentiche, della musica contemporanea.
IL PUBBLICO, L’ATMOSFERA E IL GRAN FINALE
Il festival si è concluso con un DJ set di OKGIORGIO che, nonostante l’interruzione dovuta al maltempo, ha lasciato il segno con un sound ispirato e potente. La pioggia ha reso il festival un’esperienza ancora più intensa, ma il pubblico del MI AMI ha dimostrato una resistenza e una passione incrollabili.
Un’edizione che ha celebrato la diversità musicale, l’energia della nuova scena italiana e la capacità di reinventarsi, rendendo il MI AMI Festival un appuntamento sempre più imprescindibile per gli amanti della musica dal vivo.