I dipendenti che lavorano presso enti della pubblica amministrazione hanno diritto alla cosiddetta “mobilità”, al verificarsi di determinate condizioni e seguendo specifiche procedure. In altre parole, il lavoratore può ‘spostarsi’ da una sede all’altra dell’ente presso il quale lavora oppure essere inserito nell’organico di un’altra pubblica amministrazione (previo accordo tra i due enti). L’iniziativa può essere intrapresa personalmente dal dipendente o dall’azienda in risposta a specifiche contingenze.
Cos’è la mobilità nel pubblico impiego
La mobilità per i dipendenti pubblici è disciplinata dall’articolo 33 del D.Lgs 165/2011; il dispositivo stabilisce che un ente della pubblica amministrazione, in presenza di un’eccedenza di personale (determinata da esigenze funzionali o finanziarie), deve dare comunicazione al Dipartimento della Funzione Pubblica e informare i rappresentanti sindacali. Dopo dieci giorni dall’informativa, l’amministrazione verifica la possibilità di pensionare il personale in esubero o, in secondo luogo, di ricollocare i lavoratori presso un’altra sede o struttura di propria pertinenza. In alternativa, l’ente può attuare la cosiddetta “mobilità guidata” (o “intercom-partimentale”) verso un’altra pubblica amministrazione con carenza di organico. Tale procedura è possibile solo dopo il raggiungimento di un accordo tra gli enti e un esame della soluzione da effettuare di concerto con le rappresentanze sindacali.
La normativa prevede, inoltre, che gli enti effettuino regolarmente un controllo quantitativo del proprio organico, così da evidenziare esuberi o carenze. Le amministrazioni possono iscrivere i propri dipendenti ad apposite liste di disponibilità, seguendo le procedure specifiche stabilite dalla Regione in cui hanno sede.
La procedura per gli enti della Regione Lombardia
Per quanto riguarda la Regione Lombardia, il personale pubblico in esubero può essere iscritto agli elenchi regionali di disponibilità; l’ente deve inviare alla PoliS-Lombardia, tramite Posta Elettronica Certificata, alla PoliS-Lombardia, la necessaria documentazione, incluso il contratto di lavoro del dipendente da collocare in mobilità. La PoliS-Lombardia, dopo aver effettuato una verifica preventiva, rilascia (per conto della Giunta Regionale) un nulla osta, necessario alla successiva assunzione.
Per ‘attingere’ agli archivi regionali, le amministrazioni devono poi comunicare a PoliS-Lombardia le caratteristiche della risorsa che intendono assumere, indicando l’area di competenza, il livello, la sede di destinazione ed eventuali idoneità specifiche. Se la PoliS-Lombardia, all’interno dei propri registri, non dispone di alcun profilo compatibile con la richiesta di assunzione, invia il nulla osta al Dipartimento della Funzione Pubblica e all’ente richiedente.
La procedura per i dipendenti
Detto degli adempimenti che devono rispettare gli enti pubblici, vediamo quali sono le iniziative che possono intraprendere personalmente i dipendenti per attivare la mobilità a proprio favore. Le opzioni, in tal senso, sono le seguenti:
- richiesta di mobilità: il dipendente chiede all’ente presso il quale è impiegato il trasferimento ad un’altra pubblica amministrazione;
- concorso: il dipendente, se in possesso dei requisiti richiesti, partecipa ad un bando di concorso indetto dall’ente presso il quale intende essere impiegato;
- interscambio; si tratta di un particolare tipo di mobilità che prevede uno scambio di ruoli tra due dipendenti della stessa amministrazione o di due enti differenti. Affinché questa procedura possa concretizzarsi è necessario che sussistano determinate condizioni, quali la neutralità finanziaria dell’interscambio, la congruenza dei vincoli di assunzione e la parità di qualifica tra i dipendenti.
In ogni caso, per attivare le procedure di mobilità, il dipendente deve anzitutto individuare una potenziale posizione lavorativa disponibile all’interno dell’amministrazione di destinazione che, per vari motivi, soddisfa le sue esigenze lavorative. A tale scopo, può risultare utile consultare gli annunci di mobilità lavorativa nel pubblico impiego che vengono pubblicati su portali specializzati come concorsipubblici.com. In tal modo sarà possibile visionare le ‘proposte’ avanzate da dipendenti pubblici di ogni categoria e impiegati nei settori più disparati, così da individuare la posizione che, per inquadramento e qualifiche, può risultare congruente con le proprie necessità professionali.