A quanti di voi sarà capitato di dover scendere, per piacere o per necessità, alla fermata della metro Lodi T.I.B.B e di domandarsi da cosa deriva questo curioso nome? A quanto pare la storia è meno poetica di quanto si pensi ma non per questo non vale la pena ricordarla visto che si tratta di un pezzo di storia milanese.
Lodi T.I.B.B: perchè questa fermata si chiama così?
La stazione è stata inaugurata il 12 maggio 1991, circa un anno dopo l’apertura della linea 3 che all’inizio limitava il tragitto a Centrale FS – Duomo e nel dicembre del 1990 aveva esteso il suo percorso da Duomo fino a Porta Romana. All’epoca nell’area tra viale Umbria, via Sannio e Piazzale Lodi, esisteva un’azienda di progettazione e costruzione di treni, tram e impianti di segnalamento e sicurezza che si chiamava Tecnomasio Italiano Brown Boveri, poi confluita nella Bombardier Transportation Italy. Lucia Landoni ha raccontato a Repubblica, ripercorrendo un pezzo di storia milanese:
Al piano terra c’erano i magazzini dove entravano i treni per consegnare le materie prime necessarie all’attività di produzione di motori elettrici per l’industria, alternatori, turboalternatori e trasformatori, apparecchiature per la distribuzione dell’energia elettrica, quadri elettrici, motori marini e anche mezzi dell’Atm. Era stata scelta quest’area come sede della fabbrica proprio perché collegabile con lo scalo merci di Porta Romana”.
Da cosa deriva il nome della stazione?
La stazione ferroviaria Porta Romana FS era così vicina che quando venne inaugurata la stazione metropolitana di Piazzale Lodi, la fermata si sarebbe dovuta chiamare proprio Porta Romana FS ma la confusione che si sarebbe generata con l’altra stazione era troppo probabile e per questo si decise di “rubare” il nome alla storica industria che si trovava nei pressi scegliendo di chiamare la fermata “Tecnomasio”. Tuttavia al momento dell’apertura si decise per l’ormai famoso acronimo Lodi T.I.B.B.
La fabbrica è poi confluita nella Bombardier Transportation Italy con sede a Roma e a Milano ne resta il ricordo solo nelle menti di chi vi ha lavorato nei primi anni 90 e in questa fermata della metro di cui però pochi conoscono la vera storia.
Ad oggi Lodi è una stazione sotterranea della linea M3 con due binari e accesso ai disabili. Le uscite sono sia in piazzale Lodi che in viale Isonzo.