La proposta di intitolare l’aeroporto di Linate a Silvio Berlusconi ha riacceso il dibattito politico a Milano. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha avanzato questa idea attraverso una lettera all’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). Tuttavia, il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha ribadito l’importanza di rispettare le regole, opponendosi alla proposta.
La Proposta di Matteo Salvini
Matteo Salvini ha rilanciato l’idea di dedicare l’aeroporto di Linate a Silvio Berlusconi, già avanzata un anno fa dall’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini. Questa iniziativa è stata formalmente presentata all’Enac, ma ha subito trovato l’opposizione del sindaco Sala, il quale ha sottolineato l’importanza della regola dei dieci anni che prevede un periodo di attesa dalla morte della persona alla possibile intitolazione.
La Posizione di Beppe Sala
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha chiaramente espresso la sua posizione: “Difendo senz’altro la regola dei dieci anni. Per qualcuno, e non mi riferisco a Salvini ma in generale, le regole sono fatte per essere bypassate, per me le regole sono fatte per essere rispettate”. Questa affermazione riflette la sua determinazione a mantenere l’integrità delle normative comunali.
Precedenti Controversie
Non è la prima volta che la questione delle intitolazioni genera dibattito. Già in passato, la regola dei dieci anni è stata eccezionalmente ignorata. Un esempio è l’intitolazione della Palazzina Liberty a Dario Fo e Franca Rame, avvenuta un anno dopo la morte di Fo. Anche Umberto Eco ha ricevuto una simile intitolazione solo due anni dopo la sua scomparsa.
Il Dibattito Attuale
In occasione dell’anniversario della morte di Berlusconi, il consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, ha proposto di dedicare un parco al fondatore di Mediaset. Anche questa proposta ha incontrato la resistenza del sindaco Sala, che ha mantenuto la sua linea rigorosa sulle intitolazioni.
Il dibattito sull’intitolazione dell’aeroporto di Linate a Silvio Berlusconi riflette una più ampia discussione sulla memoria pubblica e sulle regole che governano tali decisioni. Mentre alcuni sostengono che Berlusconi meriti un riconoscimento immediato, altri, come il sindaco Sala, insistono sull’importanza di rispettare le regole esistenti per mantenere l’integrità delle istituzioni pubbliche.