Abbiamo visitato per voi la mostra “Io sono Leonor Fini” a Palazzo Reale: un’esperienza sorprendente che merita almeno due ore del vostro tempo
Quando la redazione di milanolife.it ha varcato la soglia di Palazzo Reale per visitare la retrospettiva dedicata a Leonor Fini, sapevamo di trovarci di fronte a qualcosa di speciale. Ma quello che abbiamo scoperto va ben oltre le aspettative: un’artista che, con oltre mezzo secolo di anticipo, ha affrontato temi oggi più attuali che mai.
Una mostra che vi cambierà la prospettiva sull’arte del ‘900
Dal 26 febbraio al 22 giugno 2025, le sale di Palazzo Reale ospitano circa cento opere di Leonor Fini (1907-1996), tra dipinti, disegni, fotografie e costumi. Vi suggeriamo di dedicarci almeno due ore, meglio ancora se accompagnati dall’audioguida (5€ aggiuntivi al prezzo del biglietto, ma ne vale assolutamente la pena).
Il consiglio della redazione è di visitare la mostra al mattino infrasettimanale per evitare la folla del weekend o l’orario aperitivo del giovedì (quando Palazzo Reale è aperto fino alle 22:30). Troverete un’atmosfera più raccolta e potrete godere appieno delle opere senza il fastidio di gruppi numerosi o della ressa davanti ai pezzi più celebri.
Chi era davvero Leonor Fini? La nostra prospettiva
Dimenticate l’immagine stereotipata dell’artista donna nell’ombra dei “grandi maestri” del ‘900. Leonor Fini è stata una forza della natura che ha scelto deliberatamente di non aderire a movimenti artistici che considerava limitanti (definì il surrealismo “un club per soli uomini”), creando un linguaggio visivo del tutto personale.
L’aspetto che ci ha più colpito è la sua modernità: nei suoi dipinti, realizzati decenni prima del dibattito sulla fluidità di genere, Leonor rappresenta corpi, identità e relazioni che sfuggono alle categorizzazioni tradizionali. Le sue figure ibride, né completamente umane né completamente animali, ci parlano con una voce che sembra più contemporanea che mai.
Le opere da non perdere assolutamente
Durante la nostra visita, alcune opere ci hanno particolarmente impressionato:
- “Il Confine del Mondo”: un autoritratto inquietante e potente in cui l’artista emerge da una palude, circondata da simboli di morte e rinascita. Prendetevi almeno cinque minuti per osservarne ogni dettaglio.
- “Autoritratto con Kot e Sergio”: un manifesto della sua vita anticonformista e delle sue relazioni non convenzionali, rappresenta l’artista insieme ai due uomini con cui visse simultaneamente.
- “Stryges Amauri”: un’opera enigmatica che raffigura l’artista che veglia su una figura maschile dormiente, con simbologie legate al potere femminile.
- “Autoritratto con cappello rosso”: il dipinto che chiude la mostra, con uno sguardo intenso che sembra seguirvi – un’opera che da sola vale il prezzo del biglietto.
Non trascurate la sezione dedicata ai costumi teatrali e cinematografici: i bozzetti per “8½” di Fellini sono piccole meraviglie di creatività e vi faranno apprezzare ancora di più il capolavoro del regista riminese.
Consigli pratici da veri milanesi
Per godervi al meglio la giornata, ecco alcuni consigli dalla nostra redazione di “local expert”:
Prima della mostra
Arrivate a Palazzo Reale con qualche minuto di anticipo e fate una colazione da Marchesi 1824 in Galleria Vittorio Emanuele II, a soli 3 minuti a piedi. I loro croissant sono tra i migliori di Milano e il caffè è eccellente. Se preferite qualcosa di meno turistico, provate il Bar Madonnina in via Agnello, nascosto dietro il Duomo, dove i milanesi doc fanno ancora colazione in piedi al bancone.
Dopo la mostra
Per riflettere su quanto visto, consigliamo una pausa nella bellissima Biblioteca Ambrosiana a pochi passi da Palazzo Reale. Non solo ospita capolavori come il Codice Atlantico di Leonardo, ma ha anche un delizioso cortile interno dove regna una pace surreale, nonostante sia in pieno centro.
Se la visita vi ha aperto l’appetito, evitate i ristoranti turistici di piazza Duomo e dirigetevi verso la meno nota Piazza San Sepolcro. Qui troverete Rovello 18, un piccolo locale dove gustare ottimi piatti della tradizione milanese rivisitati con tocco moderno. Provate il risotto allo zafferano con ossobuco: non ve ne pentirete.
Per gli amanti dell’arte, suggeriamo di completare la giornata con una visita alla Galleria Gracis in piazza Castello, che spesso ospita mostre di artiste donne del ‘900, creando un ideale dialogo con le opere di Leonor Fini.
Per famiglie con bambini
La mostra è adatta anche a ragazzi dai 12 anni in su, mentre per i più piccoli potrebbe risultare impegnativa. Se siete con bambini, vi consigliamo di limitare la visita alle prime due sale e poi concedervi un gelato da Ciacco in via Spadari – il loro sorbetto al mandarino è una vera rivelazione e vi farà dimenticare le più blasonate gelaterie turistiche.
La nostra valutazione finale
Come redazione di milanolife.it, assegniamo a questa mostra un solido 9/10. L’allestimento è eccellente, le didascalie esaustive ma non pedanti, e la selezione di opere offre una panoramica completa del percorso artistico di Leonor Fini.
L’unica nota leggermente negativa è il bookshop, che avrebbe potuto offrire una selezione più ampia di pubblicazioni sull’artista. Il catalogo della mostra (48€) è splendido ma costoso – se siete davvero interessati all’opera di Fini, vale l’investimento, altrimenti accontentatevi delle cartoline (3€ l’una).
In definitiva, “Io sono Leonor Fini” è una di quelle mostre che cambiano la vostra percezione dell’arte del Novecento e, forse, anche il modo in cui guardate al presente. Un’esperienza che, da milanesi e appassionati d’arte, vi consigliamo vivamente di non perdere.
Informazioni pratiche
- Dove: Palazzo Reale, Piazza Duomo 12, Milano
- Date: Dal 26 febbraio al 22 giugno 2025
- Orari: Lunedì chiuso; martedì-mercoledì-venerdì-sabato-domenica 10:00-19:30; giovedì 10:00-22:30
- Biglietti: Intero €15, ridotto €13, audioguida €5
- Come arrivare: Metro M1 e M3 fermata Duomo, tram 2, 3, 14
- Tempo consigliato per la visita: 2 ore
- Giorni meno affollati: martedì e mercoledì mattina
- Info: www.palazzorealemilano.it