Quando ho scoperto che Lazarus, il testamento creativo di David Bowie, sarebbe finalmente arrivato al Teatro Arcimboldi di Milano (TAM), ho subito sentito che era un’occasione da non perdere. Questo spettacolo, che mescola musica, arte visiva, teatro, danza e video in una vera esperienza di “teatro totale”, non è un semplice concerto né una pièce teatrale tradizionale: è un viaggio emozionale che celebra l’arte e il genio di Bowie in modo unico e immersivo.
Perché Lazarus è così speciale
Lazarus è considerato il “regalo d’addio” di Bowie al mondo: scritto insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh, ha debuttato a New York nel 2015 e rappresenta l’ultima apparizione pubblica di Bowie prima della sua morte, avvenuta appena un mese dopo. Il fatto che questo lavoro sia finalmente arrivato in Italia, diretto dal talentuoso Valter Malosti – con la supervisione di Walsh stesso – aggiunge un valore speciale per chi, come me, segue la scena teatrale e musicale da vicino.
La storia ruota attorno a Newton, un alieno imprigionato sulla Terra, intrappolato in un’esistenza di esilio e solitudine. Manuel Agnelli, frontman storico degli Afterhours e uno dei più grandi cantautori italiani, dà vita a questo personaggio complesso con una presenza magnetica e intensa. Accanto a lui, spicca Casadilego, giovane talento italiano, capace di duettare con Ed Sheeran e di emozionare sul grande schermo.
Un’esperienza immersiva da vivere
Se dovessi consigliare un solo modo per vivere Lazarus, sarebbe quello di lasciarsi completamente andare a questa esplosione multisensoriale. Lo spettacolo non è solo musica: è una fusione di linguaggi artistici che ti cattura nel profondo, tra realtà e allucinazione, passato e futuro, con la colonna sonora delle canzoni più iconiche di Bowie e brani scritti appositamente per il musical.
Dal mio punto di vista, la forza dello show sta proprio nella sua capacità di raccontare la condizione umana come quella di “migranti” su questo pianeta, una riflessione intensa e universale che tocca corde emotive profonde.
I miei consigli per godersi
Lazarus
al TAM
- Scegliete posti centrali e vicini al palco: Per assaporare appieno l’atmosfera e cogliere ogni dettaglio di luci, movimento e espressioni, io preferisco sempre sedermi nella zona centrale delle prime file, soprattutto in un’esperienza così intima e visiva.
- Arrivate con un po’ di anticipo: Il teatro si anima già prima dell’inizio; prendersi qualche minuto per ambientarsi nel foyer e respirare l’aria dello spettacolo aiuta a entrare nel mood.
- Immergetevi nelle canzoni di Bowie prima della serata: Conoscerle bene, soprattutto i brani meno noti scritti apposta per Lazarus, amplifica l’esperienza emozionale.
- Non aspettatevi un musical convenzionale: Lasciate da parte ogni preconcetto e vivete l’arte così come viene proposta, senza cercare spiegazioni lineari.
Dopo lo spettacolo, una passeggiata rigenerante
Se vi rimane voglia di immergervi ancora un po’ nell’atmosfera milanese, il quartiere di Lampugnano vicino al TAM offre qualche bar accogliente dove chiacchierare di emozioni e musica, perfetto per chi come me ama commentare a caldo un’esperienza così intensa.
Informazioni pratiche
Dove: Teatro Arcimboldi Milano (TAM), Via dell’Innovazione 20
Quando: dal 28 maggio all’1 giugno 2025, dalle 20:30 (controllate il calendario per orari precisi)
Biglietti: Acquisto online su Ticketone consigliato per garantirsi i posti migliori
Come arrivare: Metro M5 (fermata Portello o Lotto), numerosi autobus e tram nelle vicinanze
Lazarus non è solo uno spettacolo: è un dono prezioso, un’eredità di Bowie che vibra ancora oggi con tutta la sua energia e poesia. Io ci sarò sicuramente, e vi assicuro che vale la pena immergersi in questo viaggio fuori dal comune, tra musica, teatro e sentimento. E voi?