Inaugurazione Uniqlo in Piazza Cordusio a Milano. Un’altra grande marca sceglie la nostra città per aprire il primo punto vendita italiano. Il negozio sorgerà proprio accanto al nuovo Starbucks Reserve Roastery, inaugurato il 6 settembre con un mega party. Sembrava essere già stata resa nota la data di apertura del nuovissimo store del colosso giapponese nel nostro paese. L’inaugurazione, che doveva tenersi sabato 6 aprile 2019, si terrà invece in autunno. Sembra quindi che siano un po’ in ritardo i lavori di ristrutturazione di Uniqlo. Il nuovo negozio spalancherà le porte dello store monomarca in Piazza Cordusio 2. 2500 metri quadrati suddivisi su tre piani che ospiteranno le linee moda per donna, uomo e bambino. Le proposte di questa marca sono davvero varie. Dall’intimo all’abbigliamento tecnologico, con UV cut per proteggere dai raggi UV.
L’apertura in autunno e le assunzioni
“Nei giorni scorsi ho incontrato il management di Uniqlo, che aprira’ a ottobre uno store in Cordusio, che secondo loro sara’ il piu’ bello al mondo. Mi hanno detto che assumeranno 250 giovani nel negozio e altri 50 nell’head quarter. Poi hanno chiesto cosa possono fare per un quartiere periferico. Non mi hanno parlato di quale progetto, ma hanno manifestato la volonta’ di fare qualcosa sulle periferie. Troveremo la formula per coinvolgerli”. Ha dichiarato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala
“Questo mi ha fatto felice – ha aggiunto il sindaco – perche’ mi ha rivelato una cosa: e’ importante andare in giro ogni giorno a dire il tuo credo, perche’ poi i conti tornano quando questo tipo di attitudine ai allarga”.
Un altro brand sceglie la nostra città
Ecco giungere la conferma dell’imminente apertura del primo store italiano del colosso giapponese. Uniqlo si prepara ad aprire in Piazza Cordusio al numero 2, aggiungendo così l’Italia alla lista delle sue conquiste. Il marchio conta più di 703 negozi sono in Giappone, di cui 99 nell’aerea di Tokio, a cui si vanno ad aggiungersi i 260 in Cina. 41 in Corea del Sud e 3 a Singapore. All’unico punto vendita degli Stati Uniti d’America, a New York, si sommano quello di Parigi, Londra e Berlino. Uniqlo sbarca quindi a Milano, raggiungendo così la quota di quattro città in Europa. La location scelta è proprio accanto al nuovo store di Starbucks. Lo storico quartiere finanziario sta così cambiando faccia, trasformandosi in un luogo commerciale e di aggregazione sociale.
Uniqlo, le origini
Uniqlo nasce nel 1949 nella città industriale di Ube, prefettura di Yamaguchi, isola di Honshu, per volere di Hitoshi Yanai, che la chiama Ogōri Shōji. È una piccola ma solida azienda tessile a conduzione familiare, che nel 1972, con la morte di Hitoshi, passa nelle mani del figlio Tadashi, oggi l’uomo più ricco del Giappone. La sua entrata in scena nell’azienda del padre coincide con l’abbandono di sei su sette dei membri del consiglio direzionale: «All’epoca ero un tipo piuttosto arrogante e sei di loro decisero di andarsene, spaventati dall’idea che un giorno potessi diventare Ceo», ha raccontato lo stesso Yanai durante un’intervista.
Il motto dell’azienda: «Cambiare i vestiti, cambiare il pensiero convenzionale, cambiare il mondo.»
L’obbiettivo dell’azienda
Oggi il sessantasettenne imprenditore è fondatore e presidente di Fast Retailing, la quarta compagnia di apparel al mondo. La società comprende Uniqlo, Helmut Lang, Theory, Comptoir des Cotonniers e Princess tam.tam, il cui obiettivo dichiarato per il 2020 è quello di raggiungere i 50 miliardi di dollari di ricavi, con una precisa strategia di espansione che abbraccia Cina, Europa e Stati Uniti. Le collaborazioni saldamente avviate negli ultimi anni poi, in particolare quella con l’ex designer di Hermès Christophe Lemaire, che è a capo di una collezione permanente, hanno permesso a Uniqlo di costruirsi una piccola nicchia di affezionati che ne apprezza l’approccio democratico e che hanno fatto dell’apparel giapponese a prezzo contenuto una sorta di sfoggio sociale. Ecco perché Jonathan Anderson lo indossa a fine sfilata.
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