Il post che ha cambiato la vita al clochard di Milano

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Scritto da Laura Cavallari

Ecco la storia di Daniele Ferrarin e del post che ha cambiato la vita ad un clochard di Milano. Daniele Ferrarin ed il clochard di Milano sono in realtà la stessa persona. Ferrarin, dopo sette anni in Ibm come tecnico informatico perde il lavoro e si ritrova a fare l’elemosina, tutti i giorni davanti al negozio Zara in via Torino, ma l’uomo non chiede l’elemosina, ma chiede un lavoro.

Nel cartello che il quarantasettenne espone si legge: “Italiano, 47 anni. Cerco qualsiasi lavoro. Qualificato sistemista It, disponibile per manutenzione impianti elettrici- idraulici, giardinaggio, tinteggiature, verniciature”, segue poi il numero di cellulare. Per due mesi nessuno lo chiama, ma l’uomo non si perde d’animo e continua ad insistere con il suo annuncio. Poi un giorno il telefono inizia e squillare e dopo un primo momento di normale stupore sul perchè tutto ad un tratto ricevesse tutte quelle chiamate, si ricorda di una ragazza che scatta una foto al suo cartello e la posta sul suo profilo Linkedin.

Ecco il racconto della donna: “Passo ogni giorno di lì, e lo notavo sempre col suo cartello. Si proponeva come tuttofare, aveva gli occhi stanchi eppure era giovane! Così un giorno mi sono fermata, gli ho chiesto se potevo fotografare il suo cartello, lui ha acconsentito e ci siamo scambiati qualche parola “, racconta Ilenia Negrini di 26 anni. Ilenia nei giorni successivi è tornata più volte a fare un saluto a Daniele. “È stata gentile, veniva a portarmi dei contatti cui rivolgermi e mi spiegava come compilare il curriculum vitae”, svela lui, che dopo nove mesi a dormire per strada, da marzo ha un letto nel dormitorio in via Saponaro.

Eppure Ilenia inizialmente per quel post su LinkedIn si è sentita dire di tutto: “Lo fai solo perché vuoi promuovere il tuo profilo“, “Ma non ti vergogni a diffondere queste bufale?”,  “Hai avuto proprio un’uscita infelice”. Ma il post di Ilenia è per fortuna rimbalzato tra i vari social network, da Facebook a Twitter dove, ha ricevuto in pochi giorni, duemila retweet.

“Non mi aspettavo gli insulti, volevo solo aiutare una persona. E non mi aspettavo neanche il successo, ho visto la foto girare di bacheca in bacheca. Sono felice”, confessa Ilenia, un sogno da inviata di guerra richiuso nel cassetto e due lavori precari oggi, uno alla piscina Bagni Misteriosi e l’altro come baby-sitter. “Penso che i social network, se usati nel modo giusto, possano davvero aiutare le persone”. Daniele ha ricevuto diverse telefonate con proposte di lavoro, alcune anche a sfondo sessuale, mentre altre vere, tanto che con un paio di aziende ha già fatto i primi colloqui.

Daniele è separato e con una malattia che sta curando, ha una figlia di dieci anni che non vede da un po’: “Lo sto facendo per lei, voglio che pensi che ha un padre responsabile”. “Mi è sembrata una persona disposta a tutto pur di avere un lavoro. Parlandoci ho scoperto che è proprio così”, spiega Ilenia. La stessa impressione l’ha avuta Matteo Taglia, direttore commerciale del gruppo Active Italia, che l’ha chiamato dopo aver visto la foto su Facebook. “Quando l’ho chiamato ho sentito un ‘qualcosa’ nella sua voce, è stato strano il modo in cui è successo tutto, me ne rendo conto. Ma ho capito subito che Daniele è uno che vuole lavorare e noi vogliamo dargli questa possibilità”, conclude Taglia. Buon lavoro Daniele! 

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Scrivo di eventi su Milano, bevo caffè freddi e pratico il multitasking estremo tra figli vivaci e idee in fermento.

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