Per risparmiare soldi, tempo e risorse, gli americani si sono inventati circa dieci anni fa una formula innovativa e moderna per poter lavorare: il coworking. Questa parola significa letteralmente “lavorare insieme” e descrive quegli spazi – di solito degli open space – dove anzichè avere grigi e anonimi piccoli uffici, si prevede l’uso comune di scrivanie, computer, rete w-fi, articoli di cancelleria, corrente elettrica.
Insomma, un libero professionista, o anche uno studente, che si sente un pò solo e spaesato con il suo computerino nella sua casetta, può trovare con questa soluzione un ambiente professionale – non si va in un coworking ovviamente per giocare… – attrezzato e poco dispendioso: basta affittare una sedia ed una porzione di tavolo, ed ecco che il proprio mini ufficio è fatto.
I vantaggi sono davvero molteplici, e chiunque può approfittare di questa occasione per lavorare con colleghi improvvisati e “di giornata”, magari scambiandosi competenze e risorse, in un modo da creare nuove sinergie ed incrementare il proprio lavoro.
Dagli Stati Uniti ovviamente il fenomeno del coworking è passato rapidamente in Europa dove, specialmente negli Stati del Nord, si contano centinaia di questi “uffici collettivi”.
In Italia, ed a Milano in particolare, sempre più spesso piccoli locali all’avanguardia si dotano di vere e proprie sale dedicate all’attività lavorativa, e generano così il fenomeno dei coworking bar, dove oltre a connettersi con il web ed il mondo, ci si può rilassare mangiando qualcosina, bere un caffè caldo o sorseggiando una birretta fresca.
I migliori coworking bar a Milano: LA CLASSIFICA
Upcycle Bike Café
via Ampere 59, tel. 02 83428268
Dichiaratamente ispirato ad un coworking bar di Londra, questo locale aperto da pochi anni in zona Città Studi riunisce diverse categorie di clienti: gli amanti della biciletta – qui si possono riparare i propri mezzi e si posso trovare mostre sul ciclismo – gli amanti del coworking – c’è una saletta dedicata con scrivanie e postazioni, ampia e confortevole, di fianco alla sala del bar – e gli amanti della cucina naturale, sana e nordica – fra hambrger di soia e baccalà, il menù è particolare ma curato. Aperto tutti i giorni, ospita anche rassegne musicali notturne dedicate al jazz. Diciamo quindi che qui all’Upcycle lavorare non stanca…
Pagina Facebook dell’Upcycle Bike Café
Santeria
Via Paladini 8, tel. 02 36798121
Bisogna scendere una piccola rampa per ritrovarsi in uno dei posti cult della Milano hypster ed iperconnessa: qui fra una cucina sana e creativa e una mostra di pittura, un concertino ed una visita al negozio vintage, si può decidere di starsene comodamente seduti e godere di una libera connessione wi-fi oppure, se si hanno esigenze più impegnative, è possibile prenotarsi una parte di tavolo nelle stanze dedicate al coworking. Le formule di noleggio prevedono diversi prezzi e diverse soluzioni, ma si può anche pensare di affittare una vera e propria sala riunioni. Eccovi a disposzione un ufficio totale a portata di cocktail.
Coffice Milano
Via Caldara 1, tel. 02 49538268
Un punto d’incontro già diventato un riferimento importnte per molti freelance di zona Porta Romana: colazioni a buffet strepitose, ambiente giovane e dinamico, postazioni comode e si lavora in tranquillità. L’arredamento semplice e moderno, dove dominano i colori bianco e beige, offre un appoggio rilassante per tutti quelli che volgiono conciliare il piacere con il dovere.
Pagina facebook Coffice Milano
Bistrò del tempo ritrovato
viale Foppa 4, tel.02 36503146
Se fra una mail e l’altra volete approfittare di un buon caffè e di riviste e giornali grautiti, potete approfittare degli spazi di questo gradevolissimo locale vicino ai Navigli. Aperto sette giorni su sette, si discosta dai più classici coworking bar perché offre più spazio alla lettura ed agli eventi culturali, ed infatti il calendario menisle è sempre ricco di presentazioni di libri e di concertini jazz.
Pagina facebook Bistrò del tempo ritrovato
Open
viale Montenero 6, tel.02 29522574
Mastodontico e polifunzionale spazio, modernissimo e ben organizzato, che si disloca in un’area di circa 1000 metri quadrati: si passa da una zona coffe break -con un’accurata scelta di vini e portate – ad una parte occupata dal bookshop, dove si possono consultare sui vari ipad anche le versioni digitali dei libri. Per poter lavorare in tutta tranquillità poi ci si può sistemare in una stanza dedicata, controllata e ricca di servizi aggiuntivi, come stampanti, mixer audio, monitor, proiettori. E poi ancora ogni mese si attivano corsi di degustazione, di inglese, di informatica… Insomma, qui all’Open si può fare davvero tutto ciò che si ha in mente.