Oggi, Venerdì 25 novembre è la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, un momento importante per riflettere su gesti che ancora ledono libertà e dignità della donna. A Milano sono in programma diversi eventi, scopriamoli insieme.
#Il Labirinto. Installazione sotto la Galleria Vittorio Emanuele II, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne: si tratta di un vero e proprio labirinto, nato dall’idea degli studenti dello Ied (Istituto Europeo di Design) e realizzato da Svs Donna aiuta Donna Onlus, Caritas Ambrosiana e Soccorso Violenza Sessuale e Domestica della Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico insieme al Comune di Milano. Il Labirinto della violenza è un percorso in cui il pubblico può entrare liberamente per imparare a riconoscere i sintomi apparentemente innocui che, se ripetuti e abbinati fra loro, portano a manifestazioni di abuso e violenza sulle donne. Le situazioni descritte sulle pareti sono come il mitologico filo di Arianna: alcune consentono di uscire dal labirinto, altre no. L’installazione sarà posizionata per due giorni venerdì 25 e sabato 26 novembre.
#Jo Squillo presenta il docufilm Wall of Dolls. Il documentario realizzato da Jo Squillo è dedicato al Wall of Dolls, l’installazione realizzata nel 2013 in via De Amicis a Milano contro il femminicidio e la violenza sulle donne. Venerdì 25 novembre 18.30;
#WeWorld Film Festival. Giunto alla settima edizione, il WeWorld Film Festival porta alla ribalta il tema della condizione femminile in Italia e nel mondo. La parola chiave di tutti gli appuntamenti di questa edizione è donne straordinarie, storie di coraggio e di riscatto raccontate per ispirare il cambiamento. In programma tre giornate ricche di eventi gratuiti aperti al pubblico: film in anteprima nazionale, spettacoli teatrali, musica, talk, per uno sguardo sul mondo delle donne e sul ruolo che ricoprono nella società contemporanea, dal Nord al Sud del Mondo. All’Unicredit Pavillon dal 25 al 27 Novembre 2016;
#Mostra Mai più violenza sulle donne. In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’artista Lady Be porta in mostra le sue otto Barbie Tumefatte presso l’Ex Studio di Piero Manzoni in via Fiori Chiari 16. Le opere rappresentano tutti i diversi volti e corpi per ogni tipo di donna: due Barbie Bionde Tumefatte, la Barbie Calva, la Barbie Grassa, la Barbie Transessuale, la Barbie Nera e la Barbie Anziana. Tutte hanno una caratteristica in comune: i segni della violenza sui loro volti e sui loro corpi: lividi, graffi, occhi neri, labbra gonfie e talvolta cerotti a coprire le ferite più gravi. La Barbie, simbolo della bellezza perfetta e incontaminata, diviene portatrice di un messaggio molto importante: a ogni donna può succedere di subire una violenza. Ma ogni violenza va denunciata, altrimenti rimarrà impressa come un segno indelebile, sia fisico sia psicologico. Inaugurazione: 25 novembre 2016 ore 15.00-19.00;
#Flash Mob Ikea. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, i negozi Ikea di Corsico, San Giuliano e Carugate ospitano nel corso della giornata, quattro flash mob che coinvolgono i volontari di associazione Telefono Donna, collaboratori e clienti Ikea sulle note di Respect di Aretha Franklin. Per partecipare, l’appuntamento è alle ore 11.00, 13.00, 15.00 e 17.00. Inoltre, nei tre negozi Ikea i clienti possono incontrare i volontari di Telefono Donna per conoscere servizi e attività a favore delle donne e delle famiglie e contribuire alla raccolta fondi per sostenere il lavoro dell’associazione.
Riportiamo di seguito quanto dichiarato dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino: «proseguiamo il lavoro di assistenza e accompagnamento delle donne vittime di abuso iniziato insieme quattro anni fa con la costituzione della rete dei Centri anti-violenza composta da nove realtà storiche della città coordinate dal Comune nella realizzazione di progetti di sostegno alle donne e di contrasto alla violenza. L’installazione Il Labirinto ci aiuterà a spiegare ancora una volta il dramma che purtroppo molte donne vivono, un vero e proprio labirinto di offese, umiliazioni, maltrattamenti e violenze che le imprigiona e da cui, da sole, non possono uscire. Per questo la presenza e l’azione dei centri antiviolenza è indispensabile ed è impensabile diminuire le risorse a loro sostegno. Per quanto ci riguarda, in questi ultimi anni, abbiamo sempre incrementato i contributi messi a disposizione della Rete. Nel 2017 saranno di circa 1,6 milioni di euro, una cifra più che quadruplicata rispetto al 2011. Attualmente sono circa un migliaio le donne in carico ai centri. Stimiamo che saranno circa 1.700 alla fine dell’anno con un aumento del 15% delle richieste di aiuto. Il nostro obiettivo è che chiunque si trovi a vivere una situazione di violenza non si senta sola e sappia che un modo per uscire c’è».
Grazie ai servizi e alle iniziative della Rete dei centri antiviolenza sono state raggiunte circa 5.000 donne, mentre con le attività di sensibilizzazione, formazione e informazione, anche nelle scuole, i contatti sono stati oltre 30.000. Riguardo invece alle donne seguite direttamente dai centri antiviolenza e dalle Case rifugio, quelle in carico (dato gennaio-luglio 2016) sono 975 (con 816 nuovi ingressi nel 2016), di cui 613 (pari al 62%) sono italiane e 362 (pari al 38%) sono di origine straniera. Si stima che alla fine del 2016 saranno circa 1.700, con un incremento sul 2015 di circa il 15%. La metà delle 975 ha tra i 30 e i 49 anni, il 22% tra i 18 e i 29 anni, il 17% tra i 50 e i 69 anni. Ma si registrano casi tra minorenni (35 casi) e tra ultrasettantenni (22 casi). In 3 casi su 4 (74%) a commettere violenza sono il marito-convivente-partner, attuale o ex; nell’11% dei casi a compiere il maltrattamento sono altri familiari. La violenza denunciata dalle donne è fisica, sessuale, psicologica, economica o perpetrata sotto forma di stalking.