C’è tempo fino a domenica 13 Novembre per partecipare al Festival Piccolo Grande Cinema di Milano. Il festival delle nuove generazioni. Il Piccolo Grande Cinema è una manifestazione nata nove anni fa. È un ponte tra mondo della scuola e mondo della cultura, due realtà vicine che cercano con fatica di trovare un terreno di scambio e reciproca utilità.
Il Programma Scuole del Festival, in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale, offre sì un nutrito pacchetto di anteprime di film, laboratori, e incontri per le classi, ma fa un passo in più con l’Open day delle scuole e istituti superiori di cinema e, da 3 anni, con il Bando Giuria specializzata scuole che nasce come risposta concreta alle sollecitazioni in tema di Alternanza Scuola lavoro che ci giungono quotidianamente dal mondo della scuola.
È un ponte generazionale: la scommessa del programma del festival è quella di avvicinare ai temi dell’infanzia e dell’adolescenza tutte le età, dalla scuola dell’infanzia alle scuole secondarie fino al mondo degli adulti: accanto al Programma Family è nata così l’anno scorso la Sezione Neverland per i più grandi. Lo è anche dal punto di vista tematico: molti film di questa nona edizione tornano sul tema dell’eterno rapporto padre/figli, mettendo in scena padri in difficoltà o padri giovanissimi, figli disorientati, ribelli, arrabbiati. A Piccolo Grande Cinema li si vede in sala tutti insieme.
È un ponte sensoriale: il cinema è vista e udito ma, in anteprima per il pubblico del festival, sarà anche olfatto. Venerdì 4 novembre sarà infatti inaugurato il percorso AL CINEMA COL NASO – I film come non li avete mai “sentiti”, per potenziare la visione di sequenze di film con la multisensorialità in versione high tech.
È un ponte storico: il cinema tutto è in un periodo di grandi trasformazioni che proiettano ombre ancora indefinite sul suo futuro e la Cineteca Italiana sulla soglia del 70esimo compleanno, nel pieno della progettualità e vivacità. Piccolo Grande Cinema tiene insieme queste due dimensioni presentando in tutte le sue sezioni film inediti, alcuni senza ancora distribuzione in Italia, profondamente radicati nel presente e nelle sue contraddizioni politiche, sociali, generazionali e un Omaggio a Luigi Comencini, maestro del cinema italiano, fondatore della Cineteca Italiana, di cui ricorre il centesimo anniversario dalla nascita. Senza timore di avvicinare il pubblico giovane al cinema e ai protagonisti del passato.
È un ponte geografico: il festival ha un respiro internazionale. Dal punto di vista dei contenuti esplora territori e aree geografiche spesso non frequentate dal mercato italiano di cinema per ragazzi, ed è anche un ponte geografico dal punto di vista operativo, istituzionale e progettuale. Da anni infatti il Festival dialoga e collabora con il prestigioso Festival Castellinaria di Bellinzona e da questa edizione è parte attiva del progetto Europeo The Film Corner. On and off activities for film literacy, con cui la Cineteca Italiana è stata premiata dalla Commissione Europea nel Bando Europa Creativa.
È un ponte tra schermo e set: vedere, scoprire film vecchi e nuovi ma anche capire come realizzarli, in tutte le fasi necessarie, dalla sceneggiatura al montaggio alle riprese alla post-produzione, sporcarsi le mani, fare esperienza. Dalla prima edizione i Laboratori di cinema sono parte imprescindibile del programma. La creatività, l’espressione sono dimensioni fondanti la relazione tra spettatori e cinema, oggi più che mai.
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