Festival delle Bambine e dei Bambini 2025: la mia guida per un weekend magico in città

Dal 24 al 27 maggio Milano si trasforma in un enorme parco giochi culturale dedicato ai più piccoli. Tra Castello Sforzesco, biblioteche e musei cittadini, centinaia di appuntamenti gratuiti per famiglie. Ecco la mia selezione di esperienze imperdibili.

Un festival che trasforma la città in un paradiso per i piccoli

Da quando sono diventata mamma, la mia Milano l’ho riscoperta con occhi nuovi. E tra le iniziative che più amo c’è senza dubbio il Festival delle Bambine e dei Bambini, che torna per la terza edizione dal 24 al 27 maggio. Quattro giorni che trasformano l’intera città in un parco giochi culturale a cielo aperto, con centinaia di appuntamenti gratuiti pensati per i più piccoli, dai 3 ai 12 anni.

Organizzato dal Comune di Milano – Cultura, il Festival quest’anno avrà come epicentro il Castello Sforzesco, ma coinvolgerà biblioteche rionali, musei civici, Gallerie d’Italia, Palazzo Reale, Cascina Cuccagna e numerose altre sedi per una grande festa diffusa e inclusiva. E io, che non mi perdo un’edizione, ho già selezionato per voi gli appuntamenti da non perdere assolutamente!

Il Castello Sforzesco: cuore pulsante del Festival

Il Castello Sforzesco sarà il fulcro di questa edizione, trasformandosi letteralmente in un mondo a misura di bambina e bambino. Ho avuto modo di dare un’occhiata in anteprima all’organizzazione e posso assicurarvi che i piccoli rimarranno incantati.

Nel Cortile della Rocchetta troverete laboratori a ciclo continuo dove costruire, colorare, inventare personaggi, sperimentare materiali naturali o riciclati e realizzare piccoli manufatti da portare a casa. Il mio consiglio è di arrivare al mattino presto per assicurarvi un posto nelle attività più richieste – l’anno scorso con mio figlio siamo arrivati nel pomeriggio e abbiamo trovato diverse attività già al completo!

Nel Cortile delle Armi, invece, i bambini potranno cimentarsi con giochi antichi che raramente hanno l’opportunità di sperimentare: trottole, percorsi di abilità, staffette cooperative e giochi in legno. Un vero tuffo nel passato che, vi assicuro, affascinerà anche i genitori. Durante la scorsa edizione ho visto papà più entusiasti dei figli nel riscoprire i giochi della loro infanzia!

Ciò che rende speciale questa edizione è anche la programmazione di momenti a sorpresa: cantastorie itineranti appariranno tra i cortili raccontando fiabe, leggende e filastrocche accompagnati da strumenti musicali e costumi colorati. Un consiglio da insider: tenete d’occhio i porticati perché è lì che spesso si nascondono le sorprese più belle.

Non perdete poi l’appuntamento con la musica nel Portico dell’Elefante. Sabato 24 maggio, grazie alla collaborazione con Piano City Milano, si terrà l’esecuzione integrale delle opere per pianoforte di Maurice Ravel da parte dei giovani talenti di PianoFriends. Un’occasione rara per avvicinare i bambini alla musica classica in un contesto informale e accogliente.

Le biblioteche cittadine: tesori di quartiere da riscoprire

Una delle perle meno conosciute del Festival sono gli eventi nelle biblioteche rionali. Da Harar a Zara, da Baggio a Crescenzago, queste realtà di quartiere diventano centri culturali vibranti con oltre 15 iniziative per bambine e bambini.

Personalmente, vi suggerisco di non perdere i laboratori alla biblioteca Harar, dove l’anno scorso ho partecipato con mio figlio a un’incredibile caccia al tesoro tra i libri che ci ha fatto scoprire angoli della biblioteca che non conoscevamo. Quest’anno replicheremo sicuramente l’esperienza!

Le attività spaziano dalle letture animate ai laboratori scientifici, dalle attività manuali alla creazione di origami, fino alle esplorazioni urbane. Il mio consiglio? Scegliete una biblioteca lontana dal vostro quartiere: è un modo fantastico per scoprire zone di Milano che normalmente non frequentate.

Musei a misura di bambino: esperienze sensoriali uniche

Durante il Festival, i musei civici si trasformano in luoghi magici dove l’arte, la scienza e la storia diventano accessibili anche ai più piccoli attraverso esperienze interattive e sensoriali.

Il mio preferito in assoluto è il Museo di Storia Naturale, che offre una gamma incredibile di laboratori e visite guidate per tutte le età. L’anno scorso con mio figlio abbiamo partecipato al laboratorio “Safari a matita” e l’esperienza di disegnare dal vero gli animali nei diorami è stata memorabile. Quest’anno non vediamo l’ora di provare la “Scatola delle Meraviglie”, dove i bambini costruiranno un personalissimo cabinet of curiosities.

Altrettanto imperdibile è l’Acquario Civico con il percorso “A casa di Nemo”, un’attività pensata per i piccoli dai 3 ai 5 anni che li aiuterà a scoprire l’ecosistema marino in modo giocoso. Avendo partecipato lo scorso anno, posso garantirvi che l’entusiasmo dei bambini nel “nuotare” metaforicamente tra le vasche è contagioso!

Al Museo del Novecento, con il laboratorio ‘Io sono colore’, i bambini dai 4 ai 5 anni esploreranno l’identità attraverso i colori e le opere d’arte. Dopo aver scelto il proprio “colore-personaggio”, lo mescoleranno e dipingeranno un quadro collettivo che celebra diversità e armonia. Un’esperienza che stimola non solo la creatività ma anche la consapevolezza di sé e degli altri.

I miei consigli da mamma milanese per vivere al meglio il festival

Dopo aver partecipato alle edizioni precedenti, ho imparato qualche trucco per godermi al massimo l’esperienza con i bambini:

  1. Pianificate, ma siate flessibili: date un’occhiata al programma completo in anticipo e selezionate 2-3 attività al giorno che vi interessano particolarmente, ma lasciate spazio all’improvvisazione. Spesso le scoperte più belle sono quelle non programmate!
  2. Abbigliamento a strati e comodo: a fine maggio il tempo a Milano può essere imprevedibile. Vestite i bambini a strati e con scarpe comode. Alcuni laboratori possono sporcare, quindi evitare abiti preziosi.
  3. Zaino ben fornito: portate acqua, snack, fazzoletti umidificati e un cambio per i più piccoli. Molte attività sono a ciclo continuo e potreste restare fuori più a lungo del previsto.
  4. Usate i mezzi pubblici: molte sedi del festival sono in ZTL o in zone con parcheggio difficile. Il mio consiglio è di muoversi con i mezzi pubblici e magari acquistare un biglietto giornaliero.
  5. Prenotate in anticipo dove possibile: alcune attività richiedono prenotazione. Non fatevi sfuggire questa opportunità, soprattutto per i laboratori più richiesti.

I tesori nascosti del festival

Oltre agli eventi più pubblicizzati, ci sono alcune perle meno conosciute che vale la pena scoprire:

  • Alla GAM – Galleria d’Arte Moderna, il laboratorio “Guardare e (non) toccare” è un’esperienza sensoriale unica che ho provato l’anno scorso. I bambini esplorano la villa e le opere d’arte utilizzando tutti i sensi, in un percorso che stimola percezione, creatività e fantasia in modi sorprendenti.
  • Casa Boschi Di Stefano propone un’attività dove l’architettura diventa avventura: i bambini creeranno una mappa illustrata della casa, unendo arte e osservazione. È un’occasione rara per visitare questa casa-museo che normalmente non è pensata per i più piccoli.
  • Al MIC – Museo Interattivo del Cinema, con ‘Bozzetto for Kids’, i bambini dai 3 agli 8 anni possono scoprire la magia dell’animazione di Bruno Bozzetto. Questa attività è perfetta anche in caso di pioggia ed è un ottimo modo per introdurre i più piccoli al mondo del cinema d’animazione d’autore italiano.

La dimensione inclusiva: un festival per tutti

Ciò che apprezzo particolarmente di questo Festival è la sua dimensione inclusiva. Molte attività sono pensate per essere accessibili a tutti i bambini, inclusi quelli con disabilità.

In particolare, segnalo l’attività “Corpo, segno e respiro” alla Cascina Cuccagna, pensata per essere fruibile da bambini con diverse abilità. E alle Gallerie d’Italia, “L’Atelier dei Linguaggi” permette di sperimentare la comunicazione attraverso linguaggi alternativi, musica, movimento, CAA e persino il Braille con i LEGO Braille Bricks.

Il mio consiglio personale è di sfruttare questa occasione per far sperimentare ai vostri bambini modalità di comunicazione e gioco diverse dal solito, che possano ampliare la loro consapevolezza e sensibilità verso le diverse forme di espressione.

Un’ultima chicca: Piano City per i più piccoli

Un connubio che funziona alla grande è quello tra il Festival e Piano City Milano. Domenica 25, non perdete “La Balena Baba”, un concerto-laboratorio per Toy Piano, dove suoni e parole si intrecciano grazie ai testi poetici di Roberto Piumini.

Ho avuto l’occasione di assistere a uno spettacolo simile l’anno scorso e posso garantirvi che il fascino di questi piccoli pianoforte-giocattolo è irresistibile anche per i bambini più irrequieti. Un’esperienza musicale che resta nel cuore!


Box informativo: Tutto quello che c’è da sapere sul Festival delle Bambine e dei Bambini

Cosa: Festival delle Bambine e dei Bambini, terza edizione

Quando: Dal 24 al 27 maggio 2025

Dove: Castello Sforzesco (epicentro), biblioteche rionali, musei civici, Gallerie d’Italia, Palazzo Reale, Cascina Cuccagna e altre sedi cittadine

Per chi: Bambine e bambini dai 3 ai 12 anni e le loro famiglie

Costo: La maggior parte degli eventi sono gratuiti. Alcuni su prenotazione e con biglietto d’ingresso

Prenotazioni: Necessarie per alcune attività, consultare il programma completo sul sito di YesMilano

Tema 2025: Il Festival introduce la Settimana dei Diritti dell’Infanzia, il cui focus è il diritto di ogni bambino a avere un nome, come sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Trasporti consigliati: Metropolitana (MM1 Cairoli/Cordusio per il Castello), mezzi pubblici per le altre sedi

Info utili: Punto informazioni presso l’Infopoint del Festival, Cortile delle Armi del Castello Sforzesco

Foto dell'autore
Laura Meda, milanese doc. La mia passione? Trasformare storie quotidiane in parole. Collaboro con Milano Life dal 2016.

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