La città di Milano conta sino al 2014 sette aree cittadine considerate “Zone 30”, quindi aree urbane in cui la velocità del traffico è limitata a 30 chilometri orari. Si tratta delle aree di Baggio, Colonna-Accursio, Caterina da Forlì, Forlanini, Lazzaretto, Melzo e Paolo Sarpi.
Queste aree rientrano nel piano europeo che prevede, mediante l’istituzione di Zone 30 per aree urbane specifiche della città (aree del centro storico oppure aree che ospitano opere antiche di rilevanza storica), l’aumento della sicurezza per la riduzione degli incidenti stradali del 40%, il miglioramento della viabilità e della fruibilità delle aree stesse e delle opere in esse presenti.
Alle sette aree già esistenti, dal 2015 è stata attivata la nuova Zona 30 di Milano nella zona archeologica interessata dalla presenza di reperti storici risalenti all’epoca romana e in cui sorge anche il Museo archeologico.
Nello specifico, l’area che diventa la nuova Zona 30 di Milano si trova tra Navigli, corso Magenta e via Torino e comprende le vie: San Pio V, Santa Valeria, Nirone, Necchi, Vigna e Cappuccio (limitatamente al tratto compreso tra via Sant’Orsola e via Circo). Qui, oltre alla riduzione del limite di velocità ai 30 chilometri orari previsti dal codice della strada in caso di Zona 30, saranno anche invertiti i sensi di marcia per facilitare la circolazione urbana e consentire a turisti e visitatori di fruire al meglio della zona dal punto di vista storico.
Con le zone di Muratori, Dergano e Figino dunque, le Zone 30 di Milano raggiungono la decina, ma è noto che altri cantieri sono già attivi per interventi di questo genere anche in via Paruta-Padova, sui controviali di viale Romagna e in via Solari-Tortona.