Stranezze a Milano: donna a spasso con un felino selvatico al guinzaglio

Metti un tranquillo pomeriggio in un parco milanese e una donna distinta con un animale al guinzaglio. Tutto normale se non fosse che l’animaletto portato a spasso non era un grazioso cagnolino ma un caracal, o lince del deserto, felino selvatico di media grandezza. Tra la curiosità e la preoccupazione dei passanti nei giardini Montanelli, la padrona ha commentato cose fosse tutto perfettamente normale.

Dubbio sull’animale: è davvero un Caracal?

Stranezze a Milano: donna a spasso con un felino selvatico al guinzaglio Milano Life

I primi dubbi sono sorti in merito alla specie di appartenenza della bestiola al guinzaglio. Il Caracal è un felino di media grandezza e deve il suo nome ad una parola turca che significa “orecchio nero”, caratteristica fisica dell’animale. Imparentato con le linci, è alto in media 50cm, ha una testa piccola con orecchie molto lunghe e appuntite che terminano con lunghi peli neri. E’ un animale prevalentemente notturno e solitario, quasi tutti gli esperti concordano sul fatto che sia aggressivo e pericoloso. La grande diffusione sul web della notizia e tutte le foto circolate hanno messo sull’attenti il garante degli animali Gustavo Gandini: se si trattasse davvero di un Caracal, il suo possesso in quanto animale selvatico sarebbe illegale.

I dubbi del web: se fosse un Caracat?

Ovviamente come in ogni occasione anche su questa storia il popolo del web ha voluto dire la sua in merito all’episodio. Se come detto la detenzione di un Caracal sarebbe del tutto illegale, è vero che se l’animale fosse di un’altra specie non ci dovrebbero essere problemi. L’ipotesi infatti è che si possa trattare di un CaracatF3 perfettamente legale nel nostro paese in quanto gatto ibridato, ovvero un incrocio tra un gatto e una lince.

L’intervento di Comune e Forestale

Dopo la segnalazione, il Comune di Milano ha voluto intervenire per fare chiarezza. Nei prossimi giorni la padrona è stata invitata a consegnare alle autorità tutta la documentazione d’acquisto ma non si esclude si possa procedere anche ad un test del DNA per fare più luce possibile sull’animale. La questione sugli animali ibridi è tutt’altro che chiara in termini di legge ma intanto il Comune con una nota ufficiale ha voluto ringraziare tutti per la collaborazione: “un ringraziamento a tutti i cittadini che si sono adoperati per aiutarci a rintracciare il proprietario del felino segnalato, con cui abbiamo così potuto metterci in contatto. Nei prossimi giorni concorderemo con l’ufficio del garante degli animali le migliori modalità di cura e custodia”.

La difesa della padrona

La padrona, una donna della Repubblica Ceca di 40 anni, ha detto di essere in Italia perché il suo “animale domestico” avrebbe bisogno di cure: “il mio cucciolo deve essere operato. Lo tratto e l’ho sempre trattato bene. L’ho pagato più di 10 mila euro. Al mio paese abbiamo la femmina e le faremo fare i cuccioli”.

In un mondo in cui l'informazione spesso ha un prezzo, abbiamo scelto un percorso diverso: restare gratuiti, per sempre. Perché crediamo in contenuti accessibili, indipendenti e affidabili per tutti—senza barriere, senza abbonamenti, solo grandi storie, guide e approfondimenti.


Ma non possiamo farlo da soli. La pubblicità non copre più i nostri costi, eppure rimaniamo impegnati a offrirvi la qualità che meritate. Ogni guida che creiamo, ogni locale che esploriamo, ogni consiglio che condividiamo—è tutto reso possibile da lettori come voi.

Se apprezzate ciò che facciamo, considerate di fare una donazione volontaria. Insieme, possiamo mantenere Milano Life libero e vitale per tutti, ovunque. Costruiamo un mondo meglio informato e meglio connesso—partendo proprio da qui, oggi.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.