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Una donazione per la famiglia di Bruno Gulotta

L’amore di migliaia di legnanesi e non solo, in queste ore ha assunto una sorprendente forma di solidarietà attraverso la sottoscrizione on line lanciata dai colleghi della Tom’s Hardware, dove Gulotta lavorava da sei anni. Nata con lo scopo di raccogliere donazioni da destinare a Martina e ai due figli, Alessandro e Aria, nel giro di ventiquattr’ore ha superato di gran lunga le 3.700 adesioni. «Siamo rimasti sorpresi e commossi dalla partecipazione di tantissime persone, racconta l’amministratore delegato di Tom’s Hardware Roberto Buonanno, “persone che conoscevano Bruno ma anche tanti che non avevano alcun rapporto con lui o l’azienda. Abbiamo ricevuto donazioni da uno fino a mille euro. Tutte preziose, tutte gradite indipendentemente dalla cifra». 

La drammatica conferma della morte di una delle tre vittime italiane dell’attentato a Barcellona è arrivata subito la mattina del 18 agosto, dai colleghi di lavoro. Bruno Gulotta, 35 anni, residente a Legnano e responsabile marketing e vendite del sito specializzato in tecnologia Tom’s Hardware è uno dei due italiani falciati dal furgone killer che ha ucciso 14 persone sulla Rambla di Barcellona. A dare la conferma Andrea Ferrario, caporedattore del sito: “Sapevamo che Bruno era in vacanza a Barcellona con la compagna e i due figli piccoli. Dopo aver appreso dai tg dell’attacco abbiamo provato subito a contattarlo: ma il suo cellulare squillava a vuoto. Solo dopo alcune ore ci ha risposto la compagna Martina dicendoci che Bruno non c’era più”. 

Un racconto terribile quello fatto dalla moglie di Gullotta ai colleghi: la famiglia stava infatti camminando sulla Rambla. Lei portava in braccio la figlia Aria, di 7 mesi, in un marsupio. Bruno invece la precedeva tenendo per mano l’altro figlio. Alessandro, di 5 anni. La tranquilla passeggiata familiare si è trasformata in pochi attimi in un vero e proprio incubo. Bruno Gulotta sarebbe stato infatti uno dei primi ad essere travolto dal furgone guidato dal terrorista. E Martina avrebbe fatto solo in tempo a tirar via il bambino che il padre teneva per mano, trascinandolo lontano dalla traiettoria del mezzo. Gulotta è rimasto a terra sanguinante, le gambe spezzate e scomposte ed è morto così, sotto gli occhi dei bambini.

Un ricordo di Bruno è apparso già nelle prime ore del mattino sul sito di Tom’s Hardware a firma di  Roberto Buonanno,  country manager dell’azienda: “Il nostro collega Bruno aveva postato su Facebook le tappe del suo percorso e tutto sembrava procedere esattamente come uno si aspetterebbe da un viaggio di vacanza”. Ed è proprio dall’azienda dove Bruno Gulotta lavorava che è stato creato uno speciale conto su Paypal per raccogliere donazioni. “Il denaro servirà a Martina e ai bambini per ripartire e incamminarsi su una strada che, temiamo, non potrà che essere una lunga e faticosa salita. Cercheremo di essere accanto a loro in ogni modo, e crediamo che questo sia uno dei modi migliori e più concreti di farlo.” Qui tutti i dettagli per effettuare la donazione.

Intanto, Legnano si appresta a commemorare il giovane. S’inizia stasera con una veglia di preghiera nella basilica di San Magno alla quale parteciperà il sindaco Gianbattista Fratus. Mentre il giorno in cui saranno indetti i funerali tutti i commercianti fermeranno l’attività. Alla famiglia Gulotta, ieri, è arrivata anche la solidarietà del responsabile delle comunità islamiche del Milanese e della Brianza Omar Jibril: «Anch’io ho un bimbo piccolo e una figlia. Là, al posto di Bruno, potevo esserci io».

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