Tra le varie polizze assicurative che è possibile stipulare c’è anche quella detta sulla vita.
La polizza sulla vita, come dice il suo stesso nome, serve a tutelare gli eredi di una persona nel momento in cui questa muoia: mettendo via delle cifre mensili, alla fine si avrà una piccola rendita.
Ci sono diverse formule con le quali si può realizzare un’assicurazione di questo genere: quella sulla vita, per l’esattezza, prevede una scadenza, giunti alla quale si può ritirare la somma maturata. Se si muore prima, questa va agli eredi.
C’è poi la polizza sulla morte, che prevede proprio un beneficiario alla morte di chi l’ha stipulata, o che può essere fatta anche conto terzi.
Ci sono dei casi in cui l’assicurazione non riconosce valida la polizza, cioè quando la morte è indotta, quindi in caso di suicidio, se avviene entro due anni dal momento in cui si è fatta l’assicurazione. Anche se si muore in un atto bellico, in un incidente di volo su aeri non di linea o con pilota senza brevetto, in genere la polizza viene considerata nulla.
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