Coronavirus: perché la mascherina rimane indispensabile?

Nonostante la maggior parte della popolazione sia vaccinata, le autorità mediche continuano a indicare l’importanza dell’uso della mascherina, specialmente negli spazi chiusi e all’interno dei luoghi di lavoro. Secondo gli esperti non bisogna abbassare la guardia, soprattutto quando ci si trova in ambienti indoor con altre persone esterne al nucleo familiare.

Sebbene la pandemia sia sotto controllo in questo momento, non bisogna comunque sottovalutare il pericolo proveniente dalle nuove varianti, senza contare l’incidenza dell’influenza stagionale e degli altri virus respiratori caratteristici del periodo invernale. Insieme ai vaccini, la mascherina è lo strumento principale di cui disponiamo, per proteggerci dal rischio contagio allo scopo di lavorare e vivere in modo sicuro.

Allo stesso tempo, è fondamentale adoperare il tipo di mascherina respiratoria giusto, scegliendo un modello certificato e in grado di fornire una protezione adeguata durante la permanenza in un ambiente chiuso. Inoltre, non bisogna tralasciare il corretto uso della mascherina, prestando attenzione anche alle regole per lo smaltimento idoneo di questi dispositivi per evitare l’inquinamento ambientale.

Le tipologie di mascherine per proteggersi dal Covid-19

Come spiegato anche nell’approfondimento disponibile sul portale magazine.lyreco.it, web magazine ufficiale dell’azienda specializzata nelle forniture di prodotti e servizi di qualità per l’ambiente lavorativo, è possibile distinguere diverse tipologie di dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie. In particolare, Lyreco descrive i tipi di mascherine attualmente disponibili sul mercato, evidenziandone i livelli di protezione, così da aiutare l’utente nella scelta del prodotto più indicato per le proprie necessità.

Il primo ausilio è costituito dalle mascherine chirurgiche, dispositivi che devono rispettare la norma UNI EN ISO 14683-2019.

In base alle esigenze e ai luoghi in cui ci si trova, è possibile optare per mascherine FFP2 e FFP3, scegliendo i modelli senza valvola per proteggere se stessi e anche gli altri. In caso di positività al Covid-19 senza sintomi, infatti, i dispositivi con valvola favoriscono la dispersione nell’aria del virus, in quanto offrono una tutela superiore per la persona che indossa la mascherina, ma espongono a maggiori rischi gli altri soggetti.

Un’alternativa è rappresentata dalle mascherine di comunità, che hanno l’obiettivo di ridurre la circolazione del virus ma non sono dispositivi medici o di protezione individuale. Non possono essere utilizzate nei luoghi di lavoro, mentre possono essere adoperate quando ci si trova all’aperto e in tutte le circostanze in cui il rischio contagio è basso.

Come usare e smaltire correttamente le mascherine

Secondo le linee guida del Ministero della Salute, la prima raccomandazione per il corretto utilizzo della mascherina respiratoria è il lavaggio delle mani con acqua e sapone prima di indossare il dispositivo facciale. In alternativa, è possibile adoperare una soluzione alcolica, con il classico gel disinfettante o lo spray con alcol in concentrazione superiore al 60%. Dopodiché, bisogna prendere la mascherina per gli elastici, farla aderire al viso e fissarla in modo ottimale.

Bisogna controllare che la mascherina copra bene il naso e la bocca, senza lasciare spazi aperti che possono favorire l’ingresso del virus, facendo una leggera pressione del supporto metallico nasale per la massima aderenza. In seguito, ogni volta che si tocca il dispositivo di protezione individuale bisogna lavarsi le mani, poiché sulla superficie della mascherina potrebbero depositarsi le goccioline di saliva contenenti il virus.

Inoltre, quando la mascherina è umida va sostituita, in quanto il suo potere di protezione viene meno riducendosi sensibilmente, prendendo il dispositivo per gli elastici e lavandosi le mani prima e dopo l’operazione. Per agevolare il consumo dei pasti durante la pausa pranzo, oppure dei momenti in cui ci si trova all’aperto e si toglie il dispositivo facciale, è comodo avere con sé un sacchetto per riporre la mascherina in modo sicuro, evitando di lasciarla su superfici contaminate.

Per quanto riguarda lo smaltimento, invece, l’Istituto Superiore di Sanità indica come le mascherine debbano essere gettate con i rifiuti indifferenziati, riponendole dentro un sacchetto o una busta chiusa per ragioni di sicurezza. Purtroppo non è possibile riciclare le mascherine, per questo motivo è ancora più importante usare correttamente questi dispositivi di protezione, cercando di evitarne la dispersione nell’ambiente.

 

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