Coronavirus: esercito in Lombardia e misure più estreme per il contenimento

Nella città di Milano, come in tutta la Lombardia, ancora in aumento i contagi dovuti al Coronavirus. Troppe persone che non rispettano il decreto e prendono sotto gamba la possibilità di contagio. Quindi ieri sera Attilio Fontana, il presidente di regione, ha chiesto misure più estreme per contenere il contagio. Richiesto quindi “Utilizzo dell’Esercito come presidio, insieme alle Forze dell’Ordine, per garantire il ferreo rispetto delle regole vigenti, partendo dalle ‘corsette’ e dalle passeggiate in libertà”. Questa sicuramente è la prima manovra da attuare, per interrompere l’ondata anomala di sportivi di queste settimane. Richiesta poi la “chiusura degli studi professionali e degli uffici pubblici, salvo per le attività indifferibili”, “fermo dei cantieri”. Tra le misure richieste anche una limitazione più estrema delle attività commerciali, con orari più ristretti per i supermercati, sempre presi d’assalto.

Coronavirus: esercito in Lombardia e misure più estreme per il contenimento

Continua la crescita di contagi e morti. Il sistema sanitario della Regione è in crisi, e più continuano i contagi, più saranno richiesti posti letto e strumenti adeguati. Il sovraccarico di pazienti sta costringendo la regione ha spostare alcuni pazienti presso altre strutture all’interno della Nazione.

“Sono passate quasi due settimane e pensavamo che fosse sufficiente, invece il traguardo è qualche chilometro più in là. Dobbiamo stringere i denti ma ce la faremo. È necessario che tutti abbiano un atteggiamento responsabile, vediamo i risultati di domenica. State lontani anche dal vostro coniuge, anche dai vostri familiari” ha dichiarato Gallera. “Siamo arrivati al punto in cui in molti presidi non c’è quasi più un letto disponibile, non c’è più un luogo dove ricoverare qualcuno che arriva al pronto soccorso in attesa di trovare un letto in Lombardia”.

Continua la ricerca di personale medico, di materiali e di strutture, collocate fuori dalle città, che possano aiutare la ricettività delle persone che hanno bisogno di essere curate. “Questa serietà ci ha portato ieri a chiedere di differire l’attivazione del Punto Medico Avanzato a Bergamo perché non avevamo la certezza di reperire il personale” ha dichiarato Gallera. In arrivo “53 medici e infermieri cubani molto qualificati, che hanno combattuto l’Ebola. Saranno a Crema per alleggerire il lavoro”.

Le misure di contenimento saranno, con ogni probabilità, prorogate ben oltre il 3 aprile. “I rigidi provvedimenti presi dal governo per contrastare l’emergenza coronavirus, dalla serrata di molte attività commerciali alla chiusura delle scuole, non potranno che essere prorogati alla scadenza” ha dichiarato Conte.

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Scrivo di eventi su Milano, bevo caffè freddi e pratico il multitasking estremo tra figli vivaci e idee in fermento.

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