Il Comune di Milano assume, previsti ben 201 posti a tempo indeterminato. Un vero e proprio miraggio per questa epoca. Il ruolo è quello di istruttore dei servizi amministrativi contabili con uno stipendio di partenza di 1.695 euro al mese. Il bando scade il 29 novembre 2019. Vediamo ora insieme i requisiti richiesti e come partecipare alle selezioni.
Comune di Milano assunzioni: 201 posti a tempo indeterminato
Il ruolo ricercato è quello di istruttore dei servizi amministrativi contabili – categoria C – posizione economica 1. Un impiegato della PA che si occupa dell’elaborazione di dati, rilascio di documenti e certificati, e funzioni di segreteria come la fascicolazione e l’invio email. Si parte da uno stipendio di 20.344,07 annui lordi. Si aggiunge poi la tredicesima, emolumenti accessorio e, ove previsto, l’assegno familiare.
Domanda
La domanda va presentata via telematica sul sito del Comune di Milano www.comune.milano.it – Servizi – Concorsi, selezioni, graduatorie – Concorsi e selezioni di personale – Consulta il servizio bandi online – Selezioni aperte – Concorsi. Il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 29 novembre 2019 alle 12.00. Alla domanda si deve allegare una copia del documento di identità e la ricevuta di pagamento della tassa di concorso pari a 3,90 euro. Va anche allegata l’eventuale documentazione comprovante l’avvio dell’iter procedurale per l’equivalenza del proprio titolo di studio all’estero.
Test di selezione
Il concorso prevede un test preselettivo che si svolgerà 5 e 6 dicembre 2019 presso il Palalido Allianz Cloud Piazza Stuparich 1 a Milano. Questo test è previsto solo nel caso si raggiunga la cifra di 800 domande, e servirà per smaltire i richiedenti che avranno poi accesso alle due prove: una scritta e una orale. La prova scritta consiste nello svolgimento di un elaborato o in un quiz a risposta chiusa su scelta multipla o domande a risposta aperta su argomenti previsti per la prova orale. Per passare lo scritto ed essere ammessi all’orale i candidati devono ottenere un voto minimo di 21/30. La prova orale consiste in un colloquio che prenderà in considerazione diversi argomenti come l’ordinamento degli enti locali, l’ordinamento finanziario e contabile del Comune, il rapporto di lavoro subordinato nella pubblica amministrazione, diritto amministrativo e nozioni di diritto penale. Una parte di questo esame sarà riservata a testare il livello della lingua inglese e delle apparecchiature e applicazioni informatiche.
Requisiti richiesti per l’invio della domanda
Per partecipare al bando bisogna avere 18 anni e godere dei diritti civili e politici, con assenza di condanne penali definitive o provvedimenti definitivi del Tribunale che possano impedire l’instaurarsi di rapporto di pubblico impiego. È richiesta la cittadinanza italiana o di altro Stato dell’Unione Europea o di paesi terzi e il diploma di maturità legalmente riconosciuto dall’ordinamento scolastico italiano. Inoltre è richiesto anche di non essere stati esclusi dall’elettorato attivo e non essere stati destituiti, dispensati o licenziati per persistente insufficiente rendimento da una Pubblica Amministrazione, ovvero per aver conseguito l’impiego stesso attraverso dichiarazioni mendaci o produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile. Non essere stati destituiti o licenziati dal Comune di Milano, salvo il caso in cui il licenziamento sia intervenuto a seguito di procedura di collocamento in disponibilità o di mobilità collettiva, secondo la normativa vigente. Non essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale, ai sensi dell’art. 127, primo comma, lettera d) del Testo Unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 10/01/1957, n. 3. Non avere limitazioni psico-fisiche allo svolgimento delle attività e delle mansioni previste dal ruolo di cui al D.Lgs. n. 81/2008. Per i soli candidati di sesso maschile: avere una regolare posizione nei riguardi degli obblighi militari di leva ovvero non essere tenuti all’assolvimento di tale obbligo a seguito dell’entrata in vigore della Legge di sospensione del servizio militare obbligatorio.