Come si vive a Milano? Ecco cosa dicono le statistiche

L’oggetto della nostra guida di oggi è un argomento fondamentale per moltissime persone in cerca di casa o, comunque, che si prospettano a traslocare in una città diversa dalla propria per cominciare una nuova vita. In tutti questi casi, una delle prime scelte delle persone si rivela Milano, il capoluogo lombardo che funge da capitale economica al nostro paese e, pertanto, si rivela ricco di opportunità sia lavorative che di studio. Ovviamente, trasferirsi richiede il compimento di scelte importanti e, per questo, occorre tenere d’occhio svariati parametri come la vivibilità del contesto.

A incidere sulla qualità della vita di una città incidono diversi fattori, incluse le caratteristiche dell’abitazione in cui si risiede. Anche per questa ragione in una città grande e frenetica come Milano sono tante le persone che per ritagliarsi un angolo di relax tra le mura domestiche vanno alla ricerca di appartamenti dotati di un balcone o di un terrazzo. Naturalmente, poiché il capoluogo meneghino è noto per le alte temperature estive, per migliorare ulteriormente la qualità della vita è importante proteggere queste aree dai raggi solari e al riguardo è consigliabile affidarsi ai professionisti delle tende solari a Milano, vedi il sito CheTenda.it, in modo da poter scegliere la soluzione più appropriata. In questa guida vogliamo presentarvi alcuni dati, raccolti piuttosto di recente, che fanno il punto della situazione su Milano, dandovi alcuni spunti di riflessione sulla scelta del luogo della casa.

Vivere a Milano: pregi e difetti della città della Madonnina

In una delle ultime classifiche inerenti alla qualità della vita in diverse zone d’Italia, Milano ha raccolto dati contrastanti. Pur mostrandosi calante rispetto al passato, infatti, il capoluogo lombardo continua a vantare diversi primati, tra cui ovviamente quelli relativi alle opportunità di lavoro. In quanto a ricchezza e consumi, infatti, ha riscontrato un buon quarto posto nella classifica del Sole 24 Ore del 2022 sulla qualità della vita che la testata stila con cadenza annuale.

Arriva, invece, alla 103esima posizione per giustizia e sicurezza, mentre sale al 39esimo posto per ambiente e servizi. Cultura e tempo libero fanno giungere Milano al quinto posto, mentre demografia e società la vedono al settimo. Per quanto riguarda i vari indicatori, invece, il migliore per il capoluogo lombardo si è rivelato essere quello relativo al prezzo medio di vendita delle case, per cui si è affermata al primo posto. L’indicatore peggiore è quello relativo al totale dei crimini denunciati, con un pessimo 107esimo posto.

Come si è posizionata Milano rispetto alle altre città della Lombardia?

Per quanto il flusso di traslochi si concentri, annualmente, in maniera maggiore su Milano, sempre più persone cominciano a ripiegare anche sulla provincia e, in generale, sulle altre città principali della Lombardia, seppur messe spesso in secondo piano dal lustro della metropoli meneghina. Innanzitutto, nella classifica sulla qualità della vita citata in precedenza troviamo Cremona undicesima, con un aumento rispetto agli anni scorsi di ben ventisei posizioni.

Segue Bergamo, al 14esimo posto, capace di registrare un ottimo +25 e Sondrio, subito sotto al 15esimo posto con 14 punti in più rispetto al passato. Le altre città lombarde piazzatesi relativamente in alto in questa classifica sono Brescia e Monza-Brianza, rispettivamente al 22esimo e al 23esimo posto, Lecco al 32esimo e Como al 33esimo. Troviamo come fanalini di coda Varese, Lodi, Mantova e Pavia, rispettivamente al 33esimo, 43esimo, 49esimo, 58esimo e 62esimo posto. Gli indicatori più importanti della classifica del Sole 24 Ore si rifanno all’inflazione, all’energia da fonti rinnovabili e alle opere di riqualificazione energetica, oltre, ovviamente, agli evergreen relativi alla vivibilità anche in rapporto alla sicurezza dei luoghi.