Si stima che, ad oggi, siano circa 200 mila le persone che, ogni anno, decidono di portare i propri parenti bisognosi di cure negli ospedali milanesi affinché i degenti ricevano le cure migliori che la nostra sanità meneghina è in grado di offrire.
A volte il trasferimento è piuttosto difficoltoso in quanto, specie se le persone vengono da lontano, non sempre riescono a sostenere le spese di alloggio in un albergo vicino al malato.
Ecco allora che il Comune, in collaborazione con il network affitta case Airbnb, ha deciso di mettere a disposizione alcuni alloggi in maniera totalmente gratuita.
Questa generosa iniziativa ha delle condizioni ben precise: innanzitutto, il periodo di alloggio non può superare i 7 giorni – anche se può aumentare in base alle esigenze di malato e parenti; in secondo luogo bisogna essere residenti fuori dalla Lombardia e dimostrare – con opportuna documentazione medica – l’effettivo stato di necessità di cure di cui il parente malato che si accompagna ha bisogno.
Se avete tutte le caratteristiche sovra citate, potrete richiedere l’alloggio rivolgendovi alla cooperativa sociale Sei Petali (associazione tutta al femminile composta da donne che hanno subito maltrattamenti) che farà da intermediario tra voi e Airbnb.
Durante tutto il vostro soggiorno, il network Airbnb si prenderà in carico tutte le spese relative alla casa fornendovi dei coupon viaggio mentre i “padroni di casa” rinunceranno alla metà della quota che solitamente gli spetta.
L’iniziativa è partita Lunedì 14 Marzo scorso e già sono più di 100 i proprietari di immobili milanesi che si sono prestati volentieri a questo progetto.
L’assessore al lavoro Cristina Tajani si è espressa positivamente nei confronti di Aribnb e degli affittuari che hanno deciso di mettere a disposizione i propri alloggi in maniera totalmente gratuita, dichiarando che la sharing economy (economia di condivisione) ha dimostrato, in questo caso, di rendere le persone più solidali tra loro.