Come temevano molti analisti finanziari lo scenario iperinflattivo che è andato delineandosi negli ultimi mesi continuerà a far da sfondo alle economie occidentali per molto tempo ancora: dopo la FED anche la BCE ha iniziato a muoversi in direzione di una stretta sulle misure di stimolo monetario che inizierà da subito con l’interruzione di quel quantitative easing, lanciato da Mario Draghi e mai più interrotto in dieci anni -solo ridotto- per cause ogni volta diverse; secondo le dichiarazioni di Christine Lagarde le stime sull’inflazione sono state mancate completamente, anche a causa delle inattese tensioni geopolitiche, e servirà tempo prima di rientrare nei target fissati dalla Banca Centrale. Naturalmente, oltre ad impattare sui salari reali, il fenomeno rappresenta un bel problema per i risparmiatori, costretti a proteggere i propri capitali dall’erosione del potere di acquisto, ma allo stesso tempo alle prese con mercati finanziari estremamente nervosi.
In un contesto di questo tipo, come molti sapranno, è il comparto azionario da un punto di vista statistico a proteggere meglio dall’inflazione, prendendo in considerazione ovviamente orizzonti temporali molto estesi. È chiaro che la situazione al momento non invita a prendere posizione a cuor leggero su titoli appartenenti alle asset class di rischio e chiunque faccia un’obiezione del genere non è assolutamente da biasimare; ma è pur vero che attendere tempi migliori, attraversando una simile congiuntura, può voler dire impattare un capitale con una contrazione molto significativa del potere di acquisto. Un buon compromesso, per non rimanere inermi in attesa degli eventi, è individuabile nell’attuazione di una strategia operativa ben codificata, nella selezione di sottostanti dai robusti fondamentali e nell’utilizzo di una piattaforma trading online affidabile attraverso cui mettere in atto il piano d’azione.
Asset allocation strategica e aggiustamenti tattici
Partendo dall’elaborazione dell’asset allocation strategica, in cui si mette insieme la diversificazione delle classi di investimento in relazione al profilo di rischio e all’orizzonte temporale del risparmiatore, si possono costruire le posizioni sulle componenti a più alta volatilità, accumulando poco alla volta in tempi differenti, proprio per limare l’erraticità delle quotazioni. Inoltre, sfruttando specifiche tecnologie, nel momento in cui è stato allocato tutto il portafoglio strategico si possono effettuare operazioni tattiche con cui coprire, ancora, le classi di rischio. Ovviamente l’implementazione dei modelli di hedging richiede, oltre a specifiche competenze e skill -che in ogni caso possono essere surrogate da determinati dispositivi-, l’impiego di piattaforme di negoziazione in cui sui sono disponibili i meccanismi di vendita allo scoperto e di leva finanziaria.
Stock picking dei titoli azionari
Effettuare lo stock picking dei titoli azionari sulla base dei loro fondamentali costituisce forse l’aspetto più complesso nell’integrare diversi tipi di approccio ai mercati all’interno di un’unica strategia. Di sicuro con gli equity benchmark caratterizzati da alta volatilità non è da mettere in discussione la predilezione di azioni value rispetto ad azioni growth.
Inoltre, incentrando il focus su settori difensivi o anticiclici è possibile irrobustire la struttura del portafoglio durante le fasi di risk off. Un’alternativa a questo modus operandi potrebbe essere la scelta di azioni di società quotate il cui business è legato a macro temi di lunghissimo periodo.
Piattaforme di investimento per costruire le strategie operative
La piattaforma di negoziazione, come già anticipato, rappresenta un altro elemento molto importante: affinché si possano disporre con il supporto migliore tutte le operazioni necessarie ad implementare il piano di investimento, si deve poter contare su un’infrastruttura tecnologica di alto livello, meglio se consente di utilizzare short e leverage per costruire i modelli di hedging.
Naturalmente non si può prescindere dalla selezione di tool rilasciati da intermediari autorizzati, per godere di tutte le forme di tutela previste dalla normativa in materia di investimento; in seconda battuta ci si può indirizzare su soggetti che a parità di servizio offrono profili commissionali più vantaggiosi, come ad esempio i broker online.