Che cos’è la cannabis light? Tutto quello che bisogna sapere

Cannabis light legale e tutti i suoi effetti benefici sono spesso al centro di interesse di molte persone. Questa sostanza possiede delle caratteristiche principali che non devono essere confuse con quelle della cannabis tradizionale che, al contrario, possiede effetti psicotici e non rilassanti. Ma allora che cos’è e dove si può acquistare? Facciamo chiarezza.

Che cos’è la cannabis light?

Prima di capire che cosa sia la cannabis light, bisogna fare un passo indietro su cosa sia la canapa. Questa è una pianta che ha origini molto antiche ed è sempre stata conosciuta dalle popolazioni antiche sin dal Neolitico.

La sua importanza, tramandata di generazione in generazione, si basava sulle sue proprietà medicinali spesso e volentieri impiegata contro nausea, tremori, crisi convulsive e vomiti. Non solo, sempre nella storia è stata certificata la sua azione antinfiammatoria, antiossidante e ricca di proteine. La storia documenta che, ad un certo punto, sia stata proibita in quanto “confusa” con la marijuana che ha al suo interno delle sostanze attive che portano ad effetti psicotici molto importanti e gravi.

Ma questa pianta è sempre stata utilizzata anche in ambito culinario attraverso i suoi semi che possiedono una ricchezza di amminoacidi essenziali per l’organismo, nonché in ambito tessile come alternativa del tessuto del cotone.

Una volta compreso il mondo della Canapa, la cannabis light legale è una sostanza con azioni rilassanti grazie alle sue proprietà. L’entrata in vigore della legge 242/16 evidenzia il fatto che la coltivazione del prodotto sia sostenuta ma deve avere delle caratteristiche molto importanti con valori del THC minore del 0,6%. Per chi non sapesse cosa significa la sigla THC, questa si  indica in merito alla sostanza psicoattiva che nella cannabis light deve essere pari a zero  o comunque entro i termini indicati per legge.

È naturale che il suo utilizzo a volte sia stato strumentalizzato e che la confusione in merito si sia dilagata in pochissimi tempo. Prima di tutto è bene evidenziare che questa sostanza light legale non sia un farmaco per questo motivo non necessità di parere e prescrizione del medico di fiducia.

Non si tratta della cannabis terapeutica e il principio attivo al suo interno è minimo, tanto che la sua destinazione è per uso contro stress – ansia – insonnia – emicrania – dolori muscolari e così via dicendo.

Una vera e propria svolta per il mercato del Made in Italy, che ha portato questa novità interessante e senza alcun effetto collaterale per soggetti che hanno una età superiore ai 18 anni. Si può quindi determinare il fatto che la cannabis light non sia solo legale ma anche – come dice il nome stesso – leggera e innocua. Sono tantissimi gli studi che sono stati effettuati in merito alle sue proprietà e nella maggior parte dei casi viene indicata come aiuto contro l’insonnia e per il rilassamento.

I prodotti di cannabis legale di alta qualità che sono presenti negli store italiani seguono un iter di selezione specifico, con rispetto delle norme che sono previste dalla legge italiana in vigore. Le coltivazioni italiane sono naturali e non vengono a contatto con concimi, antiparassitari o altro che potrebbe ledere la loro crescita.

Il mercato attuale in Italia infatti è in continua espansione con un messaggio di continuo cambiamento verso una novità spesso confusa con altre sostanze. Per quanto riguarda la coltivazione, in pochi lo sanno ma c’è un processo molto importante la quale i coltivatori diretti devono porre attenzione.

Trimmatura cannabis light legale

La coltivazione e realizzazione della cannabis legale è un processo che deve essere fatto in maniera lineare. Per questo motivo è importante che il trimming venga svolto nel migliore dei modi.

Quando si parla di trimming o trimmatura ci si riferisce al processo della rifinitura del taglio in merito alle cime della cannabis. Questo è fondamentale per rimuovere le foglioline più piccole dai rametti proprio perché potrebbero aderire alle infiorescenze.

Come si svolge questo processo? I coltivatori professionisti prendono delle forbici affilate così che il taglio possa essere preciso. Poi mandano avanti l’azione separando le infiorescenze da tutte le foglie piccole che sono cariche di resina. Attenzione, queste mini foglie non andranno buttate ma impiegate attraverso la produzione di altri prodotti.

Chi esercita una trimmatura improvvisata oppure imprecisa potrebbe rovinare e deteriorare anche il miglior raccolto in assoluto. Questo processo avviene prima della concia e dell’essiccazione proprio per permettere la separazione delle foglioline e pulire le infiorescenze dalle sostanze da cui sono state intaccate. L’operazione richiede manualità, visione, precisione e grande esperienza.

I coltivatori che effettuano questa fase sono muniti di una forbice da potatura e ognuno di loro utilizza una tecnica personale, adattata con il tempo e in base anche alla propria esperienza. Non solo pulizia ma anche cime dure, belle per contrastare il proliferarsi della muffa e batteri.

Non è quindi da considerarsi un fattore prettamente estetico ma anche per la qualità della cannabis light legale con un aroma aromatico e buono a lungo. Ci sono due metologie per svolgere questo processo:

  • Trimming umido

Il processo definito umido oppure fresco ha la particolarità nell’eliminare le foglie piccole e piccolissime che crescono intorno alle cime successivamente essere state tagliate dal ramo. In questo caso si ha una pianta cannabis light ancora fresca ancora prima dell’essiccazione.

È un metodo di pulitura molto più facile di quello a secco per ottenere un risultato più fluido e preciso.

È inoltre consigliato a tutti i coltivatori che non hanno una manualità o esperienza maturata con questo genere di attività. Diviene essere veloce, pratico e decisamente ben fatto.

  • Trimming a secco

Questa variante è consigliata a tutte le persone che sanno già fare questo mestieri e sono dei professionisti. In linea generale di tratta di far essiccare i rami che sono stati tagliati e poi pulire le infiorescenze.

Purtroppo però questo metodo comporta una visione meno precisa di tutte le foglioline che sono nate e alcuni componenti sanno molto difficili da individuare ed eliminare. La pulizia potrebbe essere meno curata e meno precisa. Nonostante questo i veri professionisti riescono ad ottenere un risultato migliore a secco visto che le cime avranno un calo di umidità e non saranno sottoposte a muffe e batteri. Non solo, otterranno anche  un aroma molto più deciso.

 

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Laura Meda, milanese doc, è una giornalista che trasforma storie quotidiane in parole. Collabora con Milano Life dal 2016.

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