La Lombardia ha avviato con rigore ed efficienza l’organizzazione della campagna vaccinale contro il Covid-19. L’assessore al welfare della Regione, Guido Bertolaso, ha annunciato con fiducia i prossimi passi durante la presentazione di uno studio condotto dall’Istituto Mario Negri sul legame tra patrimonio genetico e incidenza dei casi di Covid nella provincia di Bergamo, insieme al direttore dell’istituto, Giuseppe Remuzzi.
“Stiamo mettendo a punto l’intera strategia della campagna vaccinale. Non appena il Ministero ci fornirà le dosi necessarie, inizieremo a offrire la vaccinazione a tutte le categorie a rischio, in conformità con le circolari ministeriali e i criteri prioritari. Siamo in attesa dell’autorizzazione da parte dell’AIFA e, una volta ottenuta, siamo pronti a partire. Se i vaccini arriveranno puntualmente, daremo inizio alle vaccinazioni il primo ottobre”.
L’obiettivo principale della vaccinazione sarà proteggere le persone vulnerabili: “Abbiamo emesso, all’inizio di settembre, una direttiva molto chiara riguardante come agire per proteggere le persone a rischio, sia in termini di utilizzo di mascherine sia di isolamento”, ha precisato Bertolaso. “Per quanto riguarda le vaccinazioni, puntiamo principalmente alle categorie più a rischio, sia per Covid sia per altre patologie”, ha aggiunto, sottolineando che personalmente si vaccinerà contro l’influenza e prenderà in considerazione la vaccinazione contro il Covid.
Riguardo alla recrudescenza dei casi di Covid, Bertolaso ha confermato che “non c’è motivo di allarmarsi, ma è fondamentale mantenere la massima attenzione. Come giustamente affermato dal professor Remuzzi, è difficile fare previsioni. Siamo ancora in una fase di apprendimento che deriva da due-tre anni di esperienza e non conosciamo ancora tutto del Covid. Pertanto, è necessario agire con prudenza, e lo stiamo facendo”. Bertolaso ha poi riportato i dati attuali relativi ai casi positivi e ai ricoveri, che ammontano rispettivamente a 7.000 e 192, con 4 pazienti in terapia intensiva. Ha sottolineato che questi numeri “sono sicuramente aumentati rispetto alle scorse settimane, ma si inseriscono in una situazione tipica di altre patologie annuali e stagionali”.
La Lombardia si impegna a garantire che la campagna vaccinale avvenga in modo professionale, manipolando con cura ogni aspetto dell’organizzazione al fine di proteggere la salute e il benessere di tutti i cittadini.