Borsa di Milano: attenzione al Macd

Il mondo sta cambiando ad una velocità supersonica e questo vale anche per quanto riguarda il campo degli investimenti finanziari. L’accesso ai mercati oggi è estremamente semplice rispetto a qualche anno fa, quando chi aveva intenzione di investire sulla borsa di Milano o su altre piazze doveva necessariamente rivolgersi ad una banca o una società di intermediazione, andando incontro a costi proibitivi e a iter tutt’altro che rapidi.

Oggi queste opzioni sono ancora valide, ma il recente boom del trading online dimostra quanto sia stato importante anche per i piccoli risparmiatori avere la possibilità di poter operare sui mercati in modo rapido ed autonomo tramite le piattaforme dei broker. Questa facilità di accesso ovviamente non deve far pensare che sia altrettanto semplice ottenere dei risultati: bisogna avere una buona preparazione e saper usare al meglio tutti gli strumenti, tra cui spicca l’indicatore MACD.

Cos’è il MACD: definizione e scopo

Non se ne parla tantissimo, eppure il Moving Average Convergence Divergence, per gli amici MACD, è uno degli strumenti più importanti nel campo dell’analisi tecnica. Il trader lo può utilizzare per individuare i migliori segnali di ingresso o di uscita, in modo da poter mettere in atto nel migliore dei modi la sua strategia. Chi ancora non conosce o non sa come usare al meglio questo indicatore può partire dalla guida al macd pubblicata su tradingonline.wiki, sito web specializzato nel mondo degli investimenti finanziari che mette a disposizione tutti gli strumenti necessari per muoversi in autonomia sui mercati.

Partiamo da una definizione: il MACD rientra tra gli oscillatori di momentum e permette di seguire il prezzo attraverso l’utilizzo di due medie mobili esponenziali. A differenza degli altri oscillatori, però, il Moving Average Convergence Divergence non viene impiegato per scoprire le fasi di ipercomprato e di ipervenduto: le due medie mobili permettono di ricavare delle indicazioni relative alla tendenza che si sta sviluppando ed alla sua forza.

Come funziona l’indicatore

Sul grafico l’indicatore si presenta come due linee oscillanti. La linea più “movimentata” (che viene detta anche linea MACD) fa riferimento ad una media mobile esponenziale a 12 periodi; la linea che oscilla di meno, invece, è una media mobile esponenziale a 26 periodi. A queste si aggiungono la linea di segnale, relativa ad una media mobile esponenziale a 9 periodi, e l’istogramma, che serve a fornire una rappresentazione grafica della linea MACD.

Il trader che utilizza questo indicatore deve riuscire ad individuare la convergenza e la divergenza delle due linee principali. Quando le linee si incrociano (o quando la linea MACD incrocia la linea dello zero o la linea di segnale) si verifica un crossover: solitamente a questi punti corrisponde un momento importante, che può essere un cambio di trend o comunque una variazione rilevante. Quando invece la linea MACD si muove in modo opposto rispetto alla direzione dei prezzi, si crea una divergenza.

La lettura del MACD

Le divergenze che si possono rilevare con il MACD possono essere di due tipi. La divergenza rialzista si verifica quando il prezzo tocca un punto minimo più basso mentre la linea MACD raggiunge un minimo più alto; la divergenza è ribassista quando il prezzo raggiunge un massimo più alto mentre il MACD tocca un massimo più basso. Le prime di solito si presentano quando è un corso un forte trend ribassista, mentre le seconde quando la tendenza è fortemente rialzista.

Chi fa trading utilizzando il MACD deve tenere sotto controllo tre elementi fondamentali, ovvero il punto di incrocio, la direzione della linea e la direzione dell’incrocio. La loro analisi permette di scoprire la direzione della tendenza, ma anche la sua forza. Il MACD è lo strumento principale di diverse strategie di trading, sia tra quelle di momentum che tra quelle di trend following, ma bisogna fare attenzione ai falsi segnali che a volte può produrre l’indicatore.

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